E’ stato presentato, lo scorso 22 marzo nella Sala delle Muse di Palazzo Corgna a Città della Pieve, il nuovo brand “Terre del Perugino”, attraverso il quale i sei comuni umbri intendono implementare i propri servizi turistici e aumentare la capacità competitiva del territorio.
Trenta musei, sei Comuni, un unico biglietto. Città della Pieve, Corciano, Magione, Paciano, Panicale e Piegaro fanno rete nel nome del grande Maestro a all’insegna di un turismo “rispettoso dei luoghi e delle comunità”.
L’operazione, che amplia un’idea progettuale risalente al 2015 dei Comuni di Paciano, Panicale, Piegaro e Città della Pieve, nasce dalla stretta collaborazione tra le sei Amministrazioni Comunali e l’attuale gestore dei servizi turistici e museali (l’RTI composto dalle società Sistema Museo e Vivi Umbria società consortile).
Con “Terre del Perugino” entrano un’unica rete integrata i Musei e gli Uffici turistici dei territori aderenti, così da proporsi al pubblico come un’area omogenea accomunata da aspetti ambientali, culturali, artistici e gastronomici affini.
Fili conduttori di questa nuova offerta sono: i paesaggi di queste terre, con il lago Trasimeno, e Pietro Vannucci, detto il Perugino, il più celebre figlio di Città della Pieve che con la sua arte ha dato lustro e fama a questo lembo d’Umbria, e che insieme appunto compongono il nome del brand.
Gli strumenti messi a disposizione sono il rinnovato portale “Terre del Perugino” e il biglietto unico integrato che, al prezzo di 12 euro (valido per 90 giorni), consente di visitare le strutture museali e gli spazi espositivi presenti nell’area. In particolar modo a Città della Pieve si potrà accedere all’Oratorio Santa Maria dei Bianchi, al Museo Civico Diocesano e a Palazzo Corgna; a Corciano all’Antiquarium comunale, al Centro espositivo permanente sulla cultura medievale e rinascimentale, al Torrione di Porta Santa Maria e al Museo della Pievania; a Magione al Museo della Pesca e Torre dei Lambardi, a Paciano a TrasiMemo, la Banca della Memoria del Trasimeno; a Panicale alla Chiesa di San Sebastiano, Teatro Cesare Caporali, Museo del Tulle, Museo della Sbarra; a Piegaro al Museo del Vetro.
La valorizzazione di queste strutture, secondo quanto spiegato questa mattina, passerà anche attraverso attività didattiche e laboratoriali, eventi e manifestazioni, attività di incoming turistico, promozione e commercializzazione.