Lo scorso 30 giugno il pubblico dell’Anfiteatro Romano di Terni ha scongelato tutta la sua anima Rock al cospetto del Trio delle meraviglie The Aristocrats con il loro The Defrost Tour.
Il Trio The Aristocrats è composto dal britannico Guthrie Govan, chitarrista dell’orchestra del compositore di colonne sonore Hans Zimmer, celebre per le musiche di film quali Il Gladiatore, Il Re Leone, Pirati dei Caraibi e molti altri, il batterista tedesco Marco Minnemann, che nei suoi album da solista annovera musicisti del calibro di Jordan Rudess (Dream Theater) e Tony Levin (King Crimson) e dal bassista statunitense Bryan Beller, che ha suonato con artisti del calibro di John Petrucci (Dream Theater), Joe Satriani e non solo.
Improvvisazione, tecnica, divertimento e una rara alchimia producono uno show dove l’unica protagonista è la musica: rock, pop, funky, jazz e chi più ne ha più ne metta, per un fluire prorompente di note che procede incessante per due ore di spettacolo al temine del quale ogni velleità dei musicisti “normali” vengono impietosamente ridimensionate.
Oltre a brani storici che hanno fatto conoscere al pubblico le loro doti fuori dal comune, il trio, per dimostrare il loro amore verso il Bel Paese, ha regalato al pubblico ternano tre brani mai eseguiti prima d’ora, ed hanno presentato la loro squadra che lavora dietro le quinte composta da tecnici quasi tutti italiani.
I cambi di tempo di Marco Minnemann, con le scorribande sulla chitarra di Guthrie Govan e le acrobatiche ritmiche del basso hanno ipnotizzato il pubblico, mostrando a tutti la loro tecnica, il tutto condito dalla loro proverbiale ironia che li ha fatti conoscere e apprezzare in tutto il mondo.
Immancabili i loro polli e maialini di plastica, ormai strumenti fissi del gruppo, da far suonare in quel vortice di lucida follia rock-fusion che incanta e conquista.
Giulio Pocecco