di Benedetta Tintillini
Bilancio pienamente positivo per il Todi Festival targato Guarducci. Nella conferenza stampa tenutasi ieri a Todi, il Sindaco Carlo Rossini, il direttore artistico Eugenio Guarducci ed il direttore generale Diana Del Vecchio hanno illustrato i numeri e le caratteristiche che hanno contraddistinto l’edizione numero 30 della kermesse ereditata da Silvano Spada.
L’ “insalaTodi”, come l’ha definita lo stesso Guarducci, per sottolinearne le caratteristiche, ha spaziato dal teatro al doppiaggio, dall’arte all’editoria e dal balletto alla musica di livello, mostrando di essere un format vincente.
Diana Del Vecchio ha presentato il bilancio delle presenze: 1500 per l’evento in piazza del pianista Ezio Bosso, più di 2000 al Nido dell’Aquila ed oltre 3000 per gli appuntamenti al Teatro Comunale, numeri che hanno confermato che la strada intrapresa è quella giusta.
“Lo sforzo organizzativo è stato notevole”, ha sottolineato Guarducci, “avendo preso l’incarico solo ad Aprile, ma il risultato è stato pienamente soddisfacente. Abbiamo dimostrato che con serietà ed umiltà siamo stati in grado di vincere una sfida che pochi ritenevano fossimo in grado di superare”.
Oltre 200 gli artisti presenti a Todi, per circa 45 appuntamenti articolati nelle 9 giornate, durante le quali, al Teatro Comunale come al Nido dell’Aquila, sono stati ospitati 13 debutti nazionali. Questa in estrema sintesi l’insalatona che chef Guarducci ha preparato per Todi, fresca, sfiziosa, certamente con qualche ingrediente da eliminare e al tempo stesso, qualche altro da integrare, ma la formula, ha ribadito Guarducci, è quella giusta.
Il Sindaco Rossini ha affermato la sua volontà di riconfermare il team per l’edizione 2017 del Todi Festival: “Ci siamo affidati a soggetti importanti e credibili” afferma Rossini, “che hanno pienamente risposto alle attese, ed il pubblico ha partecipato numeroso, in un continuo e sentito applauso agli artisti e alla voglia di cultura”
Vincente si è rivelata la scelta di coinvolgere fette di pubblico sempre più ampie, dai bambini, ai quali sono state dedicate le matinée al Nido dell’Aquila, ai giovanissimi, con l’appuntamento con Dj Ralf, non unica innovazione del Festival che, per la prima volta, è uscito dal centro storico per coinvolgere anche le frazioni tuderti.
La genuinità degli intenti e l’umiltà con la quale il nuovo team si è approcciato alla nuova sfida credo siano le credenziali migliori per una crescita esperienziale, sia per il Festival che per l’organizzazione; l’auspicio è che si cominci da subito a lavorare per l’edizione del prossimo anno, per far si che chef Guarducci ed il suo staff siano messi nelle condizioni di preparare, per l’esigente palato tuderte, un piatto sempre più appetibile e sfizioso.