Quattrocento ettari di vigneti, oltre un milione e mezzo di bottiglie prodotte, un centinaio di addetti: sono le dimensioni del comparto vitivitinicolo tuderte, che si è ritagliato una fetta sempre più importante nell’economia territoriale, sia da un punto di vista produttivo-occupazionale che turistico-promozionale. Una crescita che ha conosciuto di recente una ulteriore positiva evoluzione rappresentata dalla costituzione dell’associazione “Todi Terra di Vini”, soggetto che ricomprende tutte e tredici le cantine operanti nel territorio della DOC Todi e che si è dato l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della qualità della produzione vitivinicola Tuderte, valorizzando in particolare quella del Grechetto di Todi, la più importante espressione enologica autoctona del territorio.
Non a caso, sulla superficie complessiva, gli ettari investiti a Grechetto oscillano dal 30 al 50 per cento, un rapporto che si riverbera in maniera quasi proporzionale sulla quantità di bottiglie etichettate come Grechetto Doc o Igt. Interessante anche il dato riferito all’export, che va dal 20% di alcune cantine al 90% di altre, con la maggior parte che si attestano intorno al 35%.
Altro elemento che emerge è quello riferito al fatto che si tratta in 10 casi su 13 di aziende giovani, nate tutte negli anni 2000, giovani spesso anche nell’età degli imprenditori che le guidano, a testimonianza della vitalità del settore. Fanno eccezione la Tudernum, cooperativa nata nel 1958, e l’Istituto Agrario, la cui attività produttiva didattica risale addirittura alla seconda metà del 1800.
Presidente dell’associazione “Todi Terra di Vini” è Luca Baccarelli, il quale ha avuto mandato di operare non solo sotto l’aspetto promozionale, a livello nazionale ed internazionale tramite iniziative congiunte, ma anche nelle direttrici del progresso tecnico, della ricerca e dell’innovazione, lo sviluppo razionale della produzione e l’impiego ottimale dei fattori produttivi, nonché ovviamente nell’attività di tutela dei marchi degli associati.
“Todi Terra di Vini – spiega Baccarelli – ha già iniziato ad operare, rapportandosi con le istituzione preposte ed avviando progettazioni in varie direzioni”. La sede è stata eletta nell’Istituto Agrario, sede di una scuola enologica di fama nazionale e centro propulsore di numerose iniziative, nonchè ispiratore della nascita dell’associazione.