Curiosi e orgogliosi, sono stati davvero tanti i cittadini tuderti che, insieme a vari ospiti intervenuti per l’occasione, numerose autorità locali e rappresentanti delle associazioni culturali, hanno sfidato il torrido ed umido caldo del pomeriggio di venerdì 26 luglio, per non mancare, puntuali alle 17.30, all’annunciatissima conferenza nella Sala del Consiglio Comunale che ha preceduto l’apertura al pubblico della prestigiosa Torre del Palazzo dei Priori di Todi. Situata nel cuore di Todi, la Torre dei Priori è una delle strutture più iconiche della città, che per secoli è stata punto di riferimento per i cittadini e il governo locale.
La struttura, risalente al XIV secolo, è stata dunque recuperata nella sua totalità, grazie ad un’imponente operazione di restauro e riqualificazione funzionale iniziata da vari anni e intensificatasi negli ultimi diciotto mesi per portare a conclusione i lavori. L’operazione è stata guidata dalla struttura tecnica del Comune, dall’assessore Moreno Primieri, dall’architetto Silvia Minciaroni e dall’architetto Antonio Corradi, direttore dei lavori, usufruendo di un investimento di 970.000 euro, la maggior parte dei quali finanziati dal Ministero della Cultura e i restanti provenienti dal bilancio comunale. Un progetto ambizioso e complesso, mirato a preservare l’integrità strutturale e a restituire alla torre il suo splendore originario. I lavori hanno incluso il consolidamento delle murature, il ripristino delle superfici interne ed esterne e l’installazione di moderne soluzioni di illuminazione per valorizzare gli spazi espositivi.
E’ stato l’assessore Primieri ad aprire l’evento, citando i numeri e dando il ‘la’ ad un crescendo di intensa celebrazione del senso di identità, di orgoglio e di appartenenza alla città di Jacopone, percepita con ampio respiro come paradigma di storia del Trecento, epoca di transizione e trasformazione delle strutture sociali ed economiche caratterizzata da eventi e cambiamenti che hanno avuto un impatto duraturo su società, cultura e politica, avviando una rinascita culturale e intellettuale che ha segnato un passaggio cruciale nella storia europea.
Nell’intervento successivo, l’architetto Corradi ha evidenziato proprio la grande rilevanza del progetto posto in essere per il recupero della Torre, presente in città da circa settecento anni, un intervento per il quale architettura e ingegneria si sono intrecciate e supportate a vicenda in un’opera “particolarmente impegnativa – ha affermato l’architetto – per riportare alla vita una struttura simbolica e significativa per Todi, dando alla città la possibilità di riappropriarsi di uno spazio rimasto ormai vuoto da troppo tempo, dandogli un nuovo ruolo, una nuova funzione, nello specifico orientata al contenimento di opere ed eventi artistici e culturali”.
Un intervento, il recupero della Torre, che testimonia l’impegno e l’amore per la città, “portato avanti con spirito di squadra – ha voluto sottolineare il sindaco di Todi Antonino Ruggiano, rammentando quante siano state, negli ultimi anni, le opere pubbliche tese al recupero e al riutilizzo di tanti complessi storici cittadini, da quello delle Lucrezie a Via del Monte, le numerose chiesette ristrutturate, i portici comunali e così via. Il Sindaco ha voluto identificare come ‘fil rouge’ il comune ‘impegno per la città’ e, sollecitando a continuare a far sì che l’azione degli amministratori, presenti e futuri, si fondi sempre sull’amore per la città, ha invitato a riflettere come Todi, e in particolare la sua Piazza, sia da considerare, appunto, – come un libro di storia”. Nelle parole di Ruggiano l’accento è stato posto anche sul significato dell’evento nell’ottica della valorizzazione dell’intero patrimonio storico e culturale di Todi. Questo evento, infatti, non solo restituisce alla comunità un importante monumento, ma arricchisce anche l’offerta culturale della città, rendendola ancora più attraente per visitatori e appassionati di storia. Con la sua combinazione di tradizione e modernità, la Torre dei Priori è destinata a diventare un polo culturale di primo piano nella regione umbra.
Apprezzatissimo, infine, l’intervento di Filippo Orsini, direttore dell’Archivio Storico del Comune di Todi che con la sua consueta ‘verve’ ha raccontato le vicende legate all’edificazione del Palazzo dei Priori e della Torre trapezoidale, eretta fra il 1369 ed il 1385, ricordando come un piano, fra i quattro presenti, per un totale di trenta metri di altezza, abbia assolto, fino alla chiusura definitiva della sede cittadina del Tribunale nel 2012, la funzione di Sala delle Udienze. Orsini, fra l’altro, si è soffermato sugli affreschi del XIV secolo presenti proprio negli ex locali del Tribunale, introducendo anche la mostra storico-documentaria ivi allestita in occasione della riapertura della Torre.
Al termine della ‘sudata’ conferenza, finalmente, taglio del nastro e visite guidate della ‘nuova’ Torre, con l’entusiasmo espresso dai visitatori e le foto a non finire prese dalle visuali insolite e mozzafiato regalate dalle aperture della Torre, che si staglia fieramente sulla città, sulla Valle del Tevere e sulle colline circostanti. Generale l’apprezzamento di quella che sembra confermarsi come una riuscita operazione di restauro e recupero dello stabile, restituito ad uno stato che, in qualche modo, riconduce a quello originale. All’interno dei 400 metri quadrati totali della torre, infatti, l’utilizzo di acciaio, legno e vetro e l’esclusione di apposizioni di elementi non essenziali, sembra aver ricreato quell’atmosfera di essenzialità e funzionalità che, nel segno della razionalità e dell’efficienza, accomuna lo spirito antico a quello contemporaneo, rendendo in qualche modo più vicini quegli ideali di bellezza, libertà e razionalità classica del Basso Medioevo, all’alba Rinascimento. Un’atmosfera che pare entrare in consonanza con le intenzioni e la progettualità ispiratrici dell’opera di restauro.
Oltre ad essere in sé un’attrazione turistica, la Torre è destinata, infatti, ad ospitare mostre ed eventi culturali: si parla di esposizioni temporanee al primo piano, mentre il secondo dovrebbe ospitare una permanente sulla storia di Todi e della torre stessa. C’è poi l’dea di sistemare proprio nella Torre quello che sarà il Museo d’Arte Contemporanea cittadino. Si pensa anche ad altro, come concerti, letture poetiche e presentazioni di libri, oltre alle visite guidate anche per scuole e gruppi turistici, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’apprezzamento della storia locale.
Al momento le visite alla Torre continuano nelle intere giornate di sabato 27 e domenica 28, per poi restare stabilite per i giorni a venire secondo l’orario 11-12 e 16-17, con partenza dall’Ufficio Turistico (info: tel. 0758956227 – iat.todi@coopculture.it)
Maria Vittoria Grotteschi