La nociata, già registrata tra i “prodotti agroalimentari tradizionali dell’ Umbria”, è la versione umbra del più famoso torrone. La sua preparazione coinvolgeva, ed ancora coinvolge, intorno al focolare domestico, l’intera famiglia: dapprima i bambini iniziano a mescolare l’impasto ancora liquido, per poi passarlo alle donne, fino a vedere il coinvolgimento degli uomini, quando l’impasto si fa più duro, per portare a termine la cottura.
Gli ingredienti essenziali della nociata di Massa Martana appartengono storicamente tutti al territorio di Massa Martana: miele, noci, albume d’uovo, aromatizzati con buccia d’arancia e guarnita di foglia di alloro.
Come vuole la tradizione per preparare la nociata è necessario cuocere il miele e l’albume d’uovo in un caldaio di rame mescolandoli per circa 4 ore. Quando il composto sarà diventato bianco e cremoso, si aggiunge la buccia d’arancia finemente tritata e di seguito le noci. Una volta amalgamato il tutto si stende il dolce su di un piano in legno e velocemente si lavora prima che diventi solido al fine di creare i classici “pezzetti di nociata”.
Una foglia di alloro conferisce infine un aroma inconfondibile a questa originale specialità massetana.
La tradizione narra che a portare questo dolce a Massa Martana fu Sigismondo Ranucci (1848-1918) detto “Gismondo”, di professione “caffettiere” che dopo un periodo di lavoro a Copenaghen, ritornato a Massa sul finire del 1800 , cominciò a fare e vendere la Nociata nell’osteria di famiglia, che nel 1873 risultava essere posta all’angolo di piazza Umberto I° , davanti al Teatro Comunale e al pubblico forno (odierna sede Pro Loco).
Nel giro di pochi anni il dolce fatto con miele, noci ed albume d’uovo ebbe tanto successo da diventare il dolce tipico natalizio di Massa Martana .
Dopo la morte di Sigismondo l’attività di famiglia fu portata avanti dal figlio Pompilio e dal nipote Mario con lo spostamento della sede in quella attuale ed il cambiamento del nome in Caffè e poi Bar Centrale.
La Nociata veniva preparata in un caldaio di rame scaldato dal fuoco e con l’impasto mescolato da una pala di legno mossa da mani abili e vigorose ma non senza fatica; per questo all’inizio degli anni ’70 Mario Ranucci mise a punto un macchinario che utilizzava pale di legno mosse da un motore elettrico; questo gli consentì di produrre maggiori quantità di Nociata per rispondere così alla sempre maggiore richiesta .
Negli anni la Nociata, venne anche prodotta con sfumature diverse da varie famiglie massetane; tuttavia il segreto della ricetta originale fu tramandato gelosamente solo all’interno della famiglia Ranucci, che continuò a produrla anche dopo la scomparsa di Mario(1985) fino al 1997, quando a causa del terremoto fu costretta a sospendere la produzione.
Quest’anno l’Associazione Culturale Actor Mattis è in grado di riproporre la Nociata secondo l’antica ricetta di Sigismondo, tramandata dalla famiglia Ranucci, utilizzando il macchinario originale restaurato ed al solo scopo di valorizzare e tutelare la Nociata di Massa Martana come dolce tipico natalizio.
In occasione delle prossime festività natalizie sarà possibile visitare Massa Martana ed assaggiare la Nociata Antica Ricetta, questi gli appuntamenti: dal 4 all’ 8 dicembre e durante la Mostra Nazionale del Presepe Artistico allestita dall’Associazione Presepi d’Italia, dal 24 dicembre al 6 gennaio.