Il programma eseguito dal policlinico Gemelli “aggiunge un tassello importante alla diffusione dei trapianti di rene eseguiti tra un donatore e un ricevente con gruppi sanguigni incompatibili (Ab0). E’ fortemente auspicabile che altre strutture di trapianto, soprattutto nel Centro-sud, sviluppino questo programma in grado di aumentare in modo significativo la donazione di rene da vivente”.
Lo sottolinea il direttore generale del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, commentando gli interventi effettuati al policlinico capitolino. “La disponibilità di tecnologia avanzata per la sottrazione di anticorpi e l’elevata capacità di gestione della terapia antirigetto sono le componenti essenziali di questa tecnica di trapianto”, spiega Nanni Costa aggiungendo che il Cnt “segue con grande interesse questi sviluppi che, accanto alle catene samaritane e al trapianto con modalità cross over, ossia con scambio di organi tra coppie incompatibili, possono restituire ai pazienti in attesa di trapianto la possibilità di ricevere un organo da un donatore vivente”.