“Un format che guarda al futuro”. In questi termini si è parlato lo scorso 13 luglio, in occasione della firma dei due protocolli d’intesa per la valorizzazione e promozione dei percorsi “I sentieri del Perugino nelle terre del Marchese” e la “Via del Trasimeno”.
Firmatari dell’accordo Giacomo Chiodini, per conto dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Mauro Agostini, direttore generale di Sviluppumbria Spa, Michele Benemio, presidente del consorzio URAT (Unione ristoratori e albergatori del lago Trasimeno), e cinque realtà associative di settore: “Camminare Guarisce”, “L’Olivo e la Ginestra”, “Il Riccio”, “L’Anello del Fiume d’Oro” e “Tavernelle Cammina”. Associazioni da anni impegnate nella promozione e diffusione della conoscenza e valorizzazione del territorio attraverso la mobilità dolce.
Secondo l’Enit (Agenzia nazionale del turismo), il 40% di italiani che amava viaggi all’estero, quest’anno potrebbe decidere, per forza o convinzione, di rimanere nel Belpaese e andare a sommarsi a chi le vacanze già preferiva trascorrerle in Italia. Un’opportunità per il turismo nazionale che il Trasimeno è pronto a cogliere, privilegiando il turismo lento a piedi e in bicicletta, alla ricerca dell’autenticità.
“I sentieri del Perugino nelle terre del Marchese” sono un itinerario di circa 100 km, diviso in cinque tappe da 20 km nei comuni di Città della Pieve, Paciano, Panicale e Piegaro. Al ritmo lento dei passi si scoprono i paesaggi da cui Pietro Vannucci traeva ispirazione per i suoi dipinti e le terre dominate da Ascanio della Corgna, su cui il condottiero fece erigere palazzi ancora oggi maestosi. Il progetto è stato promosso da Anci Umbria.
La “Via del Trasimeno” invece è il percorso attorno al lago alla portata di tutti, all’incirca di 160 chilometri (o duecentomila passi) in sette tappe attraversando tutti i borghi più importanti del territorio. Un cammino già vincitore di premi e diventato molto popolare tra gli amanti del camminare.
Con le intese sottoscritte questa mattina a Palazzo Baldeschi di Paciano i soggetti firmatari si impegnano a sostenere e incentivare la valorizzazione, messa in sicurezza, promozione e animazione dei due sentieri lacustri, all’interno della rete dei cammini dell’Umbria e in sinergia con gli itinerari di mobilità dolce esistenti.
“Si tratta di una nicchia di turismo, ha dichiarato il sindaco di Paciano Riccardo Bardelli nel salutare i partecipanti, su cui non si è ancora puntato abbastanza, nonostante la sua importanza sia promozionale che di benessere collettivo”. “E’ emersa – ha fatto notare il presidente dell’Unione Chiodini – la volontà di lavorare insieme e armonizzare le azioni che sul piano delle politiche turistiche assume un valore ancora più grande”. “Questa è un’esperienza significativa – sono state le parole del sindaco di Panicale Giulio Cherubini che da tempo sta seguendo l’iter dei Sentieri del Perugino – perché unisce chi ha ruoli istituzionali a chi il territorio lo vive”. Cherubini ha quindi fatto notare come questo atto possa condurre all’inserimento dei due percorsi nell’Atlante dei cammini d’Italia. Anche per il consigliere comunale di Passignano Gabriele Giovannini le prospettive di questo progetto possono essere ottime, mentre per il presidente Urat Benemio si tratta di “una occasione da prendere al volo che caratterizza ancora di più il Trasimeno come territorio dal turismo lento. “La nostra non è una terra di confine – ha dichiarato il sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico – ma di opportunità. Viviamo questo difficile momento come stimolo a tirare fuori le nostre peculiarità”. Per la Via del Trasimeno è intervenuto Fabrizio Pepini che ha sottolineato come l’associazione “Camminare guarisce”, nata come laboratorio di camminoterapia, stia dando modo di far conoscere a fondo il lago Trasimeno. “Per far decollare tali progetti, ha fatto notare Luis Montagnoli de “L’olivo e la ginestra”, occorre il protagonismo dei diversi attori che operano sul territorio”.
“La firma del protocollo – ha concluso Agostini, conferma la proficua sinergia promossa e sostenuta da Sviluppumbria con i Comuni, associazioni e operatori turistici dell’Umbria per lo sviluppo del turismo lento per la fruizione sostenibile, capillare ed equilibrata del territorio umbro. Il turismo lento dei cammini offre l’opportunità di fornire una nuova fonte di reddito per gli operatori turistici e l’opportunità per valorizzare il patrimonio culturale (tangibile e intangibile) e naturale”.