Da gennaio 2018 a fine maggio 2018 le presenze turistiche del Trasimeno, risultano essere state circa 162mila 600 (più tre per cento rispetto al 2017). Di questi 162mila 600, gli stranieri sono stati circa 63mila 970, mentre gli italiani circa 98mila. “Questi dati – commenta il presidente di Urat, Michele Benemio – sono positivi e pur non avendo ancora a disposizione i numeri dei mesi estivi (ci troviamo ora a vivere la piena estate) la sensazione è che si possa ben dire che il Trasimeno sta andando bene. Una indagine tra gli associati al nostro consorzio ci fa sostenere che i mercati stranieri sono tutti aumentati. Tra gli stranieri si sono riscontrati molti olandesi, tedeschi e belgi, ma iniziano ad affacciarsi – continua il presidente Benemio – anche qualche danese, svedese e francese”.
Tutto il comprensorio lacustre ha tenuto bene. “E’ una estate promettente – continua –, il prossimo banco di prova sarà Ferragosto, ma il movimento che si vede è assolutamente ben augurante”. L’aumento dei mercati stranieri al lago è anche il risultato di una campagna di promozione che Unione ristoratori e albergatori con molte sue strutture svolge all’estero nei mesi invernali. “Anche se la permanenza di chi ci viene a visitare (questo vale soprattutto per i turisti italiani) non è molto prolungata – spiega il numero uno di Urat – non possiamo non considerare la positività di un più tre per cento. Siamo fiduciosi che anche i dati più legati ai mesi estivi ci parleranno di buoni arrivi e presenze”.
Nel frattempo continua il confronto di Urat sia con l’Unione dei Comuni sia con le associazioni dei territori del Trasimeno (anche con la presenza e partecipazione nell’organizzazione di eventi per valorizzare le eccellenze): “la collaborazione con le realtà territoriali è per noi un punto di partenza, la loro presenza è stata fondamentale anche nella seconda edizione di Porte Aperte al Trasimeno di quest’anno che oltre alla partecipazione di numerosi visitatori – conclude – ha visto la partecipazione di giornalisti provenienti da tutto il mondo che hanno scritto del Trasimeno facendolo conoscere oltre i confini nazionali”.