Due turbine eoliche abbandonate a Annifo, Foligno, sollevano preoccupazioni per il degrado ambientale e la possibile contaminazione da PFAS. Urgente un intervento per rimozione e bonifica.
A distanza di anni dalla loro installazione, due turbine eoliche situate in località Annifo, nel Comune di Foligno, giacciono in stato di abbandono. Una di queste presenta le pale del rotore cadute e lasciate al suolo, simbolo di un fenomeno sempre più frequente: impianti eolici non funzionanti e non smaltiti adeguatamente, un problema particolarmente noto nel Meridione d’Italia.
Il caso Annifo: un simbolo di degrado
Secondo Monica Tommasi, Presidente degli Amici della Terra, il caso di Annifo è emblematico di un malcostume che coinvolge molte regioni italiane. Non solo queste turbine deturpano il paesaggio montano del Folignate, ma rappresentano una possibile minaccia per l’ambiente.
Recenti discussioni a livello europeo hanno portato all’attenzione pubblica il rischio di contaminazione da PFAS, sostanze chimiche altamente persistenti spesso presenti nei materiali utilizzati per la costruzione di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici. Tali sostanze, note come “inquinanti per sempre” per la loro durata infinita, potrebbero aver contaminato i terreni circostanti.
Richieste di intervento urgente
Gli Amici della Terra hanno sollecitato le autorità competenti a intervenire tempestivamente, chiedendo:
- La rimozione delle turbine e il corretto smaltimento dei materiali.
- L’avvio di analisi dettagliate per verificare la presenza di PFAS o altre sostanze pericolose nei terreni locali.
- Una maggiore attenzione alla gestione e manutenzione degli impianti eolici in disuso, al fine di evitare il ripetersi di situazioni simili.
Una riflessione sul futuro dell’energia rinnovabile
Il caso di Annifo riaccende il dibattito sull’impatto ambientale dei mega impianti di energia rinnovabile, evidenziando la necessità di un approccio più responsabile nella progettazione e dismissione degli stessi. Se da un lato l’eolico e il fotovoltaico rappresentano soluzioni fondamentali per la transizione energetica, dall’altro è imprescindibile garantire che tali tecnologie siano gestite in modo sostenibile e sicuro per l’ambiente e le comunità locali.
Un intervento rapido e risolutivo è essenziale per restituire dignità al paesaggio montano di Annifo e per proteggere il territorio da possibili contaminazioni di lungo termine.
Nell’immagine: Particolare della turbina ANNIFO N con pale rotte a terra (immagine da Google Earth)