Gli scavi archeologici nella città sotterranea scoperta a partire dal 2012 nella città di Nevsehir, nella regione storica della Cappadocia, hanno portato alla luce una chiesa sotterranea scolpita nella roccia che potrebbe risalire al V secolo dopo Cristo, con affreschi in buono stato di conservazione che stanno suscitando entusiasmo tra gli esperti e gli storici dell’arte.
La chiesa – scrive l’agenzia Fides – si trova all’interno di un’area sotterranea estesa su una superficie di 360mila metri quadrati, nel sito archeologico che si sviluppa in 11 insediamenti, con un dedalo di gallerie che si estende per almeno 7 chilometri, collegando templi e presidi abitativi.
Tra gli affreschi – ha riferito ai media locali Hasan Unver, sindaco di Nevsehir – quelli più preziosi rappresentano scene raramente ritratte dall’iconografia cristiana. “Ci è stato riferito” ha dichiarato alla stampa il sindaco Unveir “che alcuni degli affreschi trovati qui sono unici. Ci sono rappresentazioni suggestive come quella con Gesù che lascia cadere dei pesci dalle sue mani, o quella con Gesù che ascende al cielo, o che lotta contro gli spiriti malvagi. Quando la chiesa verrà riportata alla luce, la Cappadocia potrebbe diventare ancora di più una meta di pellegrinaggi”.
Altri affreschi rappresentano la crocifissione di Gesù e le immagini di apostoli, santi e profeti come Mosè ed Elia. La continuazione dei lavori di scavo, non ancora ultimati, potrebbe portare alla luce altre ambienti con mura affrescate.