Raccogliamo con piacere lo “stimolo” ricevuto dal signor Mauro Missori, un appassionato delle ferrovie di montagna del Centro Italia, che propone l’idea di sfruttare le linee ferroviarie paesaggistiche tutt’ora attive per incrementare l’offerta turistica delle regioni lambite, grazie all’utilizzo di carrozze panoramiche e ciclistiche.
La sua idea di turismo è ben illustrata nella sua pagina Facebook Il treno per scoprire paesaggi e rispettare il Pianeta: un turismo poco inquinante, alla portata di tutti, alla scoperta di scorci inusuali grazie alla strada ferrata, capillare perché raggiunge città e borghi grandi e piccoli, e che permette di scegliere di volta in volta il luogo da visitare, in accordo con i propri ritmi e le proprie passioni. Certo, tale progetto non può prescindere dalla volontà delle istituzioni, dai Sindaci alle Regioni, ma potrebbe essere un ulteriore veicolo di rilancio sia turistico che mediatico di tutto il centro Italia.
Si tratterebbe di un inedito turismo ferroviario culturale e di qualità, che potrebbe attivarsi attraverso le ferrovie di montagna già, capolavori di ingegneria di fine 1800, immerse nella natura e incastonate tra valli e montagne, coniugando trasporto regionale e turismo.
L’idea è quella di inserire delle carrozze panoramiche e ciclistiche nei regolari treni regionali della linea S. Sepolcro (se venisse riattivata) –Terni – l’Aquila – Sulmona – Isernia e della Roma–Pescara e Roccasecca-Avezzano, dove Sulmona è nodo strategico di questa estesa rete di montagna per raggiungere tutto il Centro Italia della quale Terni è una delle porte di accesso. In particolare, le carrozze panoramiche trasformano il viaggio in una vacanza, una vetrina itinerante affacciata sul paesaggio, un piccolissimo investimento e dall’enorme effetto turistico e mediatico per il territorio, come avviene in Svizzera, mentre la carrozza ciclistica amplierebbe la platea turistica.
Queste ferrovie, che attraversano suggestivi paesaggi, potrebbero attrarre turisti dalle aree di Terni, Roma-Napoli e Pescara per un turismo croceristico, strutturale, economico e adatto a tutte le età, che avrebbe l’occasione di ammirare, in tutti i periodi dell’anno, tutto il Centro Italia, affrontando agevolmente un medio viaggio con tutti i confort e servizi all’altezza di ogni esigenza, come solo il treno è in grado di offrire e nel pieno rispetto dell’ambiente.
Ad integrazione del viaggio possono essere proposti itinerari in treno regionale corredati da album fotografici, mappe geografiche, altimetriche e mini-guide, dove le potenzialità culturali, turistiche, storiche, religiose, paesaggistiche, ambientali, gastronomiche ed escursionistiche che il territorio offre, potrebbero essere vissute ed ammirate viaggiando su queste suggestive ferrovie.
Certo in Umbria le infrastrutture latitano e non poco, ma Terni come importante snodo ferroviario può giocare un ruolo importante nell’attrarre turismo dalle regioni limitrofe, soprattutto se e quando la linea regionale Terni San Sepolcro rivedrà la luce, si spera con infrastrutture degne nel nuovo millennio.
Benedetta Tintillini