Prosegue la tradizione di affidare a celebri artisti italiani contemporanei l’immagine del Todi Festival: è infatti Ugo La Pietra a firmare il manifesto che accompagnerà la promozione e lo svolgimento della prossima XXXVII edizione, con la Direzione Artistica di Eugenio Guarducci, in programma dal 26 Agosto al 3 Settembre 2023.
“La straordinaria galleria dei manifesti del Todi Festival si arricchisce di un’altra firma prestigiosa“, commenta il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano. “È ogni volta emozionante scorrere l’iconografia ufficiale della manifestazione che, prossima al suo quarantennale, restituisce con i suoi manifesti i segni dei tempi e richiama alla mente degli appassionati i cartelloni, i protagonisti, gli spettacoli, in molti casi anche le atmosfere delle tante edizioni che abbiamo avuto il privilegio di vivere. La capacità di sintesi armonica delle diverse arti, una delle cifre del Todi Festival, non poteva essere meglio interpretata che da un Maestro quale Ugo La Pietra, che con la sua lunga e poliedrica attività ha saputo spaziare tra declinazioni, forme e materiali con coerenza di pensiero e stile inconfondibile“.
Considerato uno dei più complessi artisti del panorama italiano contemporaneo, Ugo La Pietra è pittore, designer, architetto, scultore, ceramista, curatore di mostre, grafico e fondatore di riviste che hanno contribuito al dibattito critico su temi quali l’artigianato, la produzione industriale, il design e il concetto di abitabilità. Al centro della sua ricerca, i concetti connessi alla dimensione etica del lavoro e alla funzionalità delle scelte per il miglioramento dell’ambiente abitato e vissuto dall’uomo.
“L’opera che ho scelto per il manifesto di questa edizione del Todi Festival, un acrilico su tela dove intervengo con la mia “pittura segnica”, rappresenta il rapporto tra “architettura” e “natura” dove – dichiara Ugo La Pietra – la natura vince sempre sull’architettura”.
In omaggio all’artista, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella Sala delle Pietre, situata al primo piano del Palazzo del Popolo. L’esposizione verrà inaugurata Sabato 26 Agosto, nel corso della prima giornata di Todi Festival.
La presenza di Ugo La Pietra è frutto della collaborazione con il Comune di Todi e con la Fondazione Progetti Beverly Pepper con la quale Todi Festival ha rinnovato la proficua sinergia iniziata due anni fa.
“Con grande entusiasmo – afferma Elisa Veschini – la nostra Fondazione accoglie anche quest’anno la sfida di invitare a Todi un altro grande Maestro dell’arte contemporanea: Ugo La Pietra. Al contempo, vedere riaffermata la lungimirante collaborazione con Todi Festival e il Comune di Todi ci rende davvero onorati poiché sintomo di un’importante fiducia nell’arte contemporanea, fonte di crescita culturale nonché di sviluppo turistico nella nostra regione”.
Nel 1996 Ugo La Pietra organizzò a Todi il primo Premio di Artigianato Artistico e questo filo conduttore si rinnova, a distanza di quasi 30 anni, con la realizzazione di una mostra antologica del suo lavoro, curata da Marco Tonelli, dal titolo Il segno randomico. “L’opera di Ugo La Pietra, che non si è mai posto condizionamenti di stile o di forma, ma di messaggio e funzione – afferma Marco Tonelli, curatore della mostra – analizza da decenni il rapporto tra l’abitare e il contesto urbano, tra il verde e il progetto, come se tra arte e natura esistesse non una condizione ontologica ma linguistica. La convivenza quindi tra cultura e ambiente (di cui emblema è un albero che cresce sopra una casa) non è occasionata dall’ecologismo radicale di oggi ma da una visione complessa con cui La Pietra ha attraversato la postmodernità fino ai nostri giorni“.
La mostra presenterà al pubblico circa 40 opere pittoriche e grafiche, disegni, collage e fotografie, nello stile tipico di La Pietra, tra provocazione e progetto, opera e installazione, seguendo sostanzialmente un filo logico che unisce il tema della città, del rapporto tra individuo e contesto urbano, tra abitare un luogo e coglierne la tipicità del cosiddetto genius loci attraverso i materiali di produzione popolare e artigianale locale. Una mostra che in un contesto storico a misura d’uomo come Todi, immersa nel verde (altro tema ampiamente analizzato da La Pietra) e lontana da logiche di sfruttamento industriale o di turismo massificato, diventa ancor più legata al significato di abitabilità e sostenibilità ambientale e culturale, temi caldi del nostro tempo.
Alle opere bidimensionali, si uniscono in mostra 8 sculture in ceramica che rappresentano delle casette immaginarie, fantastiche, eclettiche, postmoderne, che danno il senso poetico della ricerca di La Pietra, unitamente a una raccolta video di corti di artista realizzati da La Pietra come forma di ironici documentari sull’abitare urbano e testimonianze di alcune sue celebri installazioni fatte in contesti urbani.
A corredo didattico, ma anche di documentazione sulla figura dell’artista, verrà allestito un grande tavolo con una selezione delle centinaia di pubblicazioni realizzate da La Pietra, tra scritti teorici, progetti, disegni, cataloghi di mostre, riviste, che testimoniano la poliedricità dell’artista e che permetteranno al pubblico di poterli consultare e sfogliare per avere piena consapevolezza di un lavoro creativo ed editoriale che per La Pietra non è secondario rispetto alle sue opere visive.