Torna in sala a Terni, restaurato dalla Cineteca Nazionale, il capolavoro di Bernardo Bertolucci Ultimo tango a Parigi (1972), il film italiano più visto di tutti i tempi nel nostro Paese, uno dei più famosi e discussi della storia del cinema, “condannato al rogo” da una sentenza della magistratura.
Una giovane donna, Jeanne, e un uomo più grande di lei, Paul – un Brando invecchiato, bellissimo, con i capelli un po’ lunghi, grigi, e un cappotto di cammello – da poco rimasto vedovo, si incontrano casualmente per le vie di Parigi. Si attraggono magneticamente, senza sapere nulla l’uno dell’altra (nessuno dei due rivela il proprio nome, né dice nulla su lavoro o condizione sociale). Per una manciata di giorni, tra le pareti di un appartamento sfitto, si aggrappano l’un l’altra in un tango di amore e morte, cercando nell’eros l’unica risposta possibile al conformismo del mondo circostante e all’inautenticità del vivere.
Sullo sfondo di tutto, una Parigi senza respiro, decadente, cerebrale ed estenuata, magicamente animata dal sax prodigioso di Gato Barbieri, che cura la colonna sonora.
Per aver osato un simile film, Bertolucci subì una sentenza per “offesa al pudore”, con perdita dei diritti civili per alcuni anni. Solo nel 1987 il film fu giustamente riabilitato.
Rivisto a tanti anni di distanza, “Utimo tango a Parigi” continua a parlarci, con una attualità disarmante, di solitudine, di incomunicabilità e distanza tra i sessi, di rimpianti, errori passati, di tutte le maschere che ogni giorno, uscendo di casa, indossiamo come una seconda pelle, tracciando un ritratto quanto mai attuale del nostro vivere insieme.
Quella che vedremo lunedì e martedì è la versione originale del film, con i sottotitoli in italiano, mai uscita prima nel nostro Paese.
L’appuntamento è al Politeama di Terni il 21 e il 22 maggio.
Orari di programmazione: 18 e 20:45.
Introduzione alla visione a cura di Sentieri del Cinema alle ore 20:30.