di Benedetta Tintillini
Saranno presenti anche Spello ed Amelia, a rappresentare l’Umbria con le sue innumerevoli vestigia, alla XXI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si svolgerà a Paestum da giovedì 15 a domenica 18 novembre 2018.
L’appuntamento, promosso e sostenuto da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum, vuole essere luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale e al patrimonio oltre a proporsi come occasione di incontro per gli addetti ai lavori, gli operatori turistici e culturali, i viaggiatori, gli appassionati.
L’appuntamento con l’Umbria è fissato per Venerdì 16 Novembre alle ore 11:30 con l’incontro dal titolo “Villa romana di Spello e Germanico di Amelia: straordinarie testimonianze dell’Umbria romana” a cura della Regione Umbria, dove saranno presenti Moreno Landrini sindaco di Spello, e Laura Pernazza Sindaco di Amelia oltre all’assessore regionale Fabio Paparelli ed il prof. Marcello Barbanera, associato di Archeologia e Stria dell’arte greca e romana e direttore del Museo dell’Arte classica dipartimento di Scienze dell’antichità dell’Università La Sapienza di Roma.
La Villa romana di Spello, recentemente inaugurata nel suo splendido allestimento, presenta una serie di pavimenti musivi di pregiata fattura appartenenti a 14 ambienti di diverso uso per una superficie di ben 500 metri quadri, mentre la statua del Germanico, conservata presso il Museo Civico Archeologico e Pinacoteca Edilberto Rosa di Amelia, è una statua bronzea di oltre due metri di altezza di pregevolissima fattura. Di particolare finezza la decorazione della corazza del giovane Germanico, ritratto nell’atto di proferire un discorso.
L’appuntamento di Paestum, attraverso le prestigiose collaborazioni con organismi internazionali quali UNESCO e UNWTO oltre ai 12.000 visitatori, 100 espositori di cui 20 Paesi esteri, circa 60 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 120 operatori dell’offerta, 100 giornalisti accreditati, costituisce un’importante occasione di promozione non solo per i borghi protagonisti dell’appuntamento, ma dell’Umbria nel suo insieme, con la sua fitta rete di emergenze archeologiche anche anteriori alla fase romana.