Sabato 21 ottobre 2023 torna, per il nono anno, la manifestazione “L’Umbria in un Bicchiere“, annunciata come la più grande degustazione di vini delle cantine umbre, secondo la Guida Slow Wine 2024 che sarà presentata in quell’occasione.
L’evento, al quale partecipano come ospiti alcune cantine provenienti dalle Marche, prende vita a Palazzo Candiotti a Foligno, dove, dalle 14.30, una sessantina di cantine faranno scoprire il meglio della tradizione enologica umbra, quella più in linea con i criteri di selezione individuati dal Manifesto Slow Food.
La manifestazione di Foligno si pone in simbiosi con l’evento nazionale ‘Slow Wine Fair’, in programma dal 25 al 27 febbraio 2004 a Bologna e dedicata al vino ‘Buono, Pulito e Giusto’, secondo i criteri di selezione individuati dal Manifesto Slow Food.
L’evento nasce nel solco dell’articolato progetto generale di Slow Food, movimento culturale internazionale che opera sotto forma di associazione senza scopo di lucro, nato in Italia, a Bra, nel 1986, fondata dal gastronomo Carlo Petrini, che ne è l’attuale presidente, coordinata da un Consiglio Internazionale e guidata da un Comitato Esecutivo che si adopera a livello globale coinvolgendo milioni di persone in oltre 160 paesi.
In realtà le radici del movimento affondano proprio tra le vigne: prima ancora della nascita di Slow Food, infatti, nel 1982, Carlo Petrini e un gruppo di amici avevano fondato la Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo, producendo un proprio catalogo di vini, che univa le schede tecniche alla narrazione, anticipando in piccolo l’intuizione della guida Vini d’Italia.
Il risveglio del settore dopo lo scandalo del metanolo del 1986, avevano poi portato anche alla necessità di migliorare l’informazione relativa al mondo del vino, esigenza di cui emblematica fu la pubblicazione nel 1988 per Slow Food e Gambero Rosso della prima edizione della guida ai ‘Vini d’Italia’ e, nel 1992, della prima edizione della ‘Guida al vino quotidiano’, dove erano stati censiti i vini italiani migliori per rapporto qualità/prezzo, accompagnando, giorno per giorno, il lettore più o meno esperto nella scelta dei prodotti.
Nello specifico, la ‘Guida Slow Wine’, presentata a Foligno il 21 ottobre, prende vita nel 2011, con l’obiettivo di spostare la lente d’ingrandimento dai vini e dai loro punteggi alle cantine, ai produttori e ai territori, raccontando nei particolari stili di vinificazione e tecniche agronomiche adottate. Slow Wine 2011 non intendeva descrivere la miriade di profumi che un vino talvolta sprigiona, ma fornire una chiave di lettura chiara e precisa, evidenziando le etichette più espressive del territorio e del vitigno di provenienza.
Slow Wine si è diffuso negli Stati Uniti prima e poi in Germania, Danimarca, Giappone, Canada, California, Slovenia e via di seguito, con una numero di cantine presenti sulla guida che sfiora le 300 unità.
Fino al 2020, anno di presentazione del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto a Bologna Fiere, la posizione dell’associazione sul vino, formulata in 10 punti su cui confrontarsi e da sviluppare attraverso ulteriori scambi, dibattiti e incontri. Poi nel 2021, la nascita della Slow Wine Coalition, rete mondiale che riunisce tutti i protagonisti della filiera, ha posto a tema la rivoluzione dell’intero settore, all’insegna di sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale delle campagne. Nel 2022 Slow Wine raggiunge la Cina e il Tibet, svelando i territori più promettenti e vocati per la produzione vitivinicola.
In un certo senso, dunque, Foligno con Slow Wine il 21 ottobre torna ad incarnare il famoso ‘centru de lu monnu’, centro del mondo, appellativo che la contraddistingue nel linguaggio popolare, e fa risaltare fin dai tempi antichi la sua posizione geografica al cuore della penisola italiana, a sua volta al centro dell’Europa e del Mediterraneo.
Il programma
– ore 14:30 Apertura della manifestazione presso il cortile di Palazzo Candiotti e la Taverna del Rione Ammanniti. E’ prevista la presenza di circa 60 cantine. Il costo del biglietto d’ingresso è di 15€ per i Soci Slow Food e di 20€ per i non soci; il prezzo è comprensivo della degustazione dei vini di tutte le cantine presenti.
Sarà inoltre allestita un’area food con le proposte di quattro diversi ristoranti (La locanda di Zucca, La Mattera antiQua Osteria, GUS bottega alimentare e il Forno Pizzoni).
Stand Cocktail a cura di Distilleria Varnelli.
Stand Caffè a cura di KURO – Specialty Coffee Shop & Brew Bar.
– ore 16:00 Presentazione Guida Slow Wine 2024 e laboratorio sul “Metodo Classico in Umbria” (degustazione di bollicine umbre); massimo 15 partecipanti, la prenotazione è obbligatoria e il costo è di 15€ (info & prenotazioni + 39 333 53681);
– ore 18:00 Seconda presentazione Guida Slow Wine 2024 e laboratorio “Il Ciliegiolo“; massimo 15 partecipanti, la prenotazione è obbligatoria e il costo è di 15€ (info & prenotazioni + 39 333 53681).
– ore 20:30 Chiusura della manifestazione
Durante l’evento è possibile acquistare la nuova Guida Slow Wine 2024 al prezzo speciale di 20€ invece che 28€
Le cantine partecipanti
Cantina Ninni (Spoleto), Azienda Agricola Rinaldi Marta (Mercatello), La Palazzola (Stroncone), Fattoria Sanlorenzo, Podere sul Lago (Serrapetrona), Dianetti Emanuele (Carassai), Terra Fageto (Pedaso), Fattoria le Terrazze (Numana), Bisci (Matelica), Allevi Maria Letizia (Castorano), Tenuta Grimaldi (Matelica), Collestefano (Castelraimondo), Tenuta dell’Ugolino (Castelplanio), Valter Mattoni (Castorano), Borgo Paglianetto (Matelica), Scacciadiavoli (Montefalco), Romanelli (Montefalco), Leonardo Bussoletti (Sangemini), Cantina di Villa Mongalli (Bevagna), Cantina Sandonna (Giove), Paolo Bea (Montefalco), Cantina Cenci (Marsciano), Tenuta Bellafonte (Bevagna), Zanchi (Amelia), Terre Margaritelli (Torgiano), Decugnano dei Barbi (Orvieto), Podere Palazzone (Orvieto), Castello di Montegiove (Montegabbione), Azienda Agricola Adanti (Bevagna), Cantina La Spina (Marsciano), Cantina Raina (Montefalco), Il Carapace di Tenuta Castelbuono (Bevagna), Fattoria Mani di Luna (Torgiano), Collecapretta (Spoleto), Fontesecca (Città della Pieve), Cantina Fratelli Pardi (Montefalco), Cantine Neri (Orvieto), Cantina Di Filippo (Cannara), Bocale Vini (Montefalco), Duca della Corgna (Castiglione del Lago), Cantina Colle Ciocco (Montefalco), Cantina Annesanti (Arrone), Antonelli San Marco (Montefalco), Moretti Omero (Giano dell’Umbria), Cantina Roccafiore (Todi), Castello Di Corbara (Orvieto), Cantina Fongoli (Montefalco), Agricola Mevante (Bevagna), La Fonte Azienda Agricola (Bevagna), Madrevite (Castglione del Lago), Cantina Antonioli (Gubbio), Ilaria Cocco (Montefalco), Tabarrini (Montefalco), Cantina Lapone (Orvieto), Montecorneo 570 (Perugia), Chiesa del Carmine (Perugia), Plani Arche (Sant’ Enea), Peppucci (Todi), Girasoli di Sant’Andrea (Umbertide).
Maria Vittoria Grotteschi