Il prossimo 8 luglio saranno Joss Stone e i Funk Off con Mark Lettieri a inaugurare i concerti di Umbria Jazz 22 all’Arena Santa Giuliana. Joss Stone fece il suo esordio ad appena 15 anni e da allora ha collezionato Grammy e Brit Awards, con sette album in sedici anni. L’ultimo suo lavoro è “Never Forget My Love”, uscito il mese scorso, realizzato in collaborazione con Dave Stewart degli Eurythmics, amico personale e partner della Stone da molto tempo. Prima di lei on stage i Funk Off con Mark Lettieri, uno dei chitarristi di Snarky Puppy e autore a suo nome di sei dischi, l’ultimo dei quali ha ricevuto una nomination ai Grammy.
L’11 luglio farà il suo esordio a Umbria Jazz quello che molti hanno definito il futuro del blues: Kingfish è il soprannome di Christone Ingram, un ragazzone del Mississippi che ha letteralmente aggredito la scena del blues con un esordio che non si vedeva da tempo. Rolling Stone lo ha definito il più eccitante giovane chitarrista da anni, e nel suo suono rivede icone come B.B. King, Jimi Hendrix e Prince. Un predestinato. Nella stessa serata Jamie Cullum che canta, suona pianoforte, chitarra, batteria e scrive canzoni in cui riesce a mescolare le molteplici influenze che hanno segnato la sua formazione di ragazzo dell’Essex innamorato di ogni buona musica e che oggi è una star la cui popolarità trasversale va oltre i generi codificati.
Il 15 e il 16 sarà infine la volta di due grandissimi nomi: Diana Krall e Tom Jones.
Diana Krall è la sola jazz singer a poter vantare otto album che hanno debuttato in cima alla classifica di Billboard riservata agli album di jazz. Ad ora, i suoi dischi hanno vinto due Grammy, dieci Juno Awards e nove Dischi d’Oro, tre di Platino e sette Multiplatino. Numeri a parte, la cantante/pianista canadese è forse la sola che può trascendere i singoli generi musicali e farsi amare da un pubblico trasversale.
Tom Jones è semplicemente una delle più belle voci della musica popolare dell’ultimo mezzo secolo. Una voce potente, espressiva, duttile, a suo agio in ogni genere musicale, emotivamente coinvolgente. È grazie a questo formidabile “strumento”, e anche a una esplosiva presenza scenica, che Sir Tom Jones è diventato ed è dopo quasi sessant’anni una leggenda.