Umbria Jazz Winter: Orvieto riapre le sue porte alla buona musica

umbria jazz winter

Come accade da 31 anni, Orvieto è ancora il cuore dell’offerta culturale e turistica invernale dell’Umbria. Umbria Jazz Winter (28 dicembre – 1° gennaio) si ripropone, con il suo mix di buona musica, accoglienza, qualità della vita, per una bella vacanza tra jazz, storia, cucina, musei, artigianato nell’acropoli di una delle più suggestive città della regione.

Tutto va in scena nel centro di Orvieto, dove in cinque giorni Umbria Jazz Winter propone più di novanta eventi (più quelli di UJ4KIDS) con venticinque band, tutte residenti, con 150 artisti sui sei palchi allestiti nel Palazzo del Popolo (Sala Expo e Sala dei 400), Teatro Mancinelli, Museo Emilio Greco, Teatro del Carmine, Palazzo dei Sette. Una location molto speciale sono le vie del centro percorse dalla marching band (Funk Off, ovviamente), mentre il Duomo ospiterà il coro gospel il pomeriggio di Capodanno. Si comincia dalle prime ore del mattino e si finisce senza soluzione di continuità a notte fonda. In nessuna altra città italiana è possibile ascoltare in questo periodo dell’anno tanta musica.

Nella Sala Expo, per il jazz lunch e jazz dinner, e nel Palazzo dei Sette, che funziona non stop come bistrò e meeting point, si realizza anche il connubio con un’altra eccellenza orvietana, la buona cucina del territorio. A ritmo di jazz.

L’addio al 2024 e il saluto al nuovo anno che arriva saranno ovviamente celebrati con la colonna sonora di Umbria Jazz. Due i cenoni, allestiti nella Sala Expo e nel Palazzo dei Sette, mentre nella Sala dei 400 ci sarà un lungo concerto con i Funk Off “on stage” e Mwenso & the Shakes. All’una, infine, il concerto del Benedict Gospel Choir al Teatro Mancinelli.

Non solo musica suonata, ma anche raccontata. Ashley Kahn, uno dei più importanti critici contemporanei di jazz, sottoporrà Ethan Iverson ad un Blindfold Test, in collaborazione con DownBeat, la rivista che lo inventò 60 anni fa.

Continuano le iniziative dedicate ai più piccoli che la Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz porta avanti da alcuni anni, in collaborazione con il mondo della scuola e le istituzioni, per rendere più familiare la musica, favorire lo sviluppo di una sensibilità verso il suono, abituare all’ascolto, stimolare la creatività. La musica anche come formidabile strumento di socialità, condivisione e inclusione. Gli eventi sono in programma dal 28 al 31 dicembre al Teatro del Carmine, tranne una fiaba musicale itinerante (La tromba di Louis) per le vie del centro.

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