Presentato, lo scorso 17 dicembre a Montefalco, il volume “Umbria. Patrimoni” realizzato da Maggioli Cultura con le immagini di Giovanni Tarpani e i testi di Elvio Lunghi.
L’anno di Perugino volge al termine e, nella splendida chiesa di San Francesco a Montefalco anch’essa scrigno di un’opera del Perugino, ha avuto luogo la presentazione del volume “Umbria. Patrimoni”.
Una corposa pubblicazione di 240 pagine corredate da 160 immagini, oltre ai testi, semplici e affabulatori, del professor Lunghi, narra l’Umbria “minore”, non per valore ma perché lontana dai percorsi “main stream”; l’Umbria del libro va cercata, ammirata, inseguita, armati di curiosità e voglia di immergersi nel più autentico saper fare, che fa di questa regione una preziosa gemma nella collana del patrimonio nazionale.
“Umbria. Patrimoni” è il racconto in modo originale, sia grafico che testuale, della vita vera delle comunità che abitano i territori, allo scopo di trasmetterne valori alle generazioni presenti e a quelle future, per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali regionali.
“In questa pubblicazione si è cercato di rappresentare in modo originale le forme d’arte attraverso l’arte – afferma Mauro Villa Direttore di Maggioli Cultura -, a conferma della visione imprenditoriale di Maggioli che intende valorizzare i territori attraverso il loro patrimonio culturale”.
“Ho voluto selezionare dei tesori d’arte dell’Umbria minore – afferma Elvio Lunghi – la più vera, che va oltre i capolavori celeberrimi, ma che annovera monumenti che portano i segni e il peso della storia e delle vite vissute. Con un occhio di riguardo al Perugino che si incontra in giro per l’Umbria, oltre a una sezione apposita, dedicata ad alcune sue opere conservate altrove”.
“Il libro Umbria. Patrimoni rappresenta un unicum, un progetto fotografico non focalizzato sullo scatto, ma che va al di là della mera immagine: in Italia non esiste un progetto analogo – afferma Giovanni Tarpani –. Il valore del progetto consiste nella fusione di conoscenze e competenze e nel racconto delle tante storie, e possibili esperienze, che si possono vivere immergendosi nell’Umbria più vera e autentica, dove il visitatore diventa esso stesso, immerso nel contesto, protagonista dell’opera”.
Le presenze umane all’interno degli scatti rappresentano una scelta editoriale e stilistica, che rifugge dal racconto attraverso delle mere “cartoline”, ma che intende rendere il territorio vivo attraverso la presenza di chi lo vive e chi lo viene a visitare.
Alcune delle immagini del volume hanno dato vita ad una mostra, visitabile dal 18 dicembre 2023 al 3 marzo 2024 presso il Complesso Museale San Francesco di Montefalco.
Benedetta Tintillini