Una fetta di limone: lo spettacolo de I fuori scena

una fetta di limone

Il prossimo 4 e 5 maggio a Roma, presso la Sala Parrocchiale Santa Maria Consolatrice, andrà in scena “Una fetta di limone” il nuovo spettacolo della compagnia teatrale I fuori scena nata 6 anni fa nel Centro culturale Benedetto XVI.

È uno spettacolo che vuole, attraverso le parole di Giorgio Gaber e le musiche degli straordinari anni Sessanta, regalare nuovi ritmi per riflettere e nuove riflessioni per cambiare ritmo.

Un gioco spassoso che diverte chi è sul palco e chi sta in platea, non si garantisce che si riesca a restare fermi, seduti.

Curiosità

Lo spettacolo con il titolo Omaggio al pensiero prese vita il 24 maggio 2009 al Teatro Colosseo con la Compagnia teatrale Libera-mente dove gli attori erano tutti, fatta eccezione di tre giovani, ottuagenari scatenati.

Nel 2019 lo stesso spettacolo fu messo in scena dai giovani del Meddi’s Theatre, le loro voci bianche riuscirono a commuovere l’intera platea ottenendo un grandissimo consenso di pubblico e critica.

Oggi, 2024, lo spettacolo cambia titolo, attori, messaggi e ritmi. La fascia d’età è quella, dei cinquantenni, chi più, chi meno.

A detta della regista, Veronica Meddi

“Interessante è per me che ho avuto l’onore e il piacere di curare tutte le regie di questo mio spettacolo, vedere quante chiavi di lettura si possano trovare a seconda dell’età degli attori e del momento storico.  Ho mantenuto la struttura smontando dei passaggi e creandone di nuovi.

Nel 2009, una attrice mia ma ex ballerina di Macario, quasi novantenne, indossò un abito da sposa, fiera del suo costume e della sua ancora sana memoria, era bellezza danzante. Insieme a lei tutti gli altri sussurravano parole che erano sane carezze che provenivano da lontano per parlare al futuro. Molti di loro ci hanno lasciati. Altri sono ancora con noi. Sempre con me.

Dieci anni dopo, misi le stesse parole nelle bocche dei bambini, acerbi esserini deliziosi che a ogni frase, inconsapevolmente, lanciavano il loro schiaffo all’aria. Comprai per loro un prato verde, li vestii di bianco, in ricordo dei bambini seppelliti sulla collina del disonore a Sarajevo che vidi nel 1998 in veste di ballerina professionista per uno spettacolo per l’Esercito italiano. Toccò alla più piccola del gruppo, aveva 7 anni, con tanto di carrozzina e bambola, domandare al mondo il suo ‘E perché?’ dall’accento aperto, lei non sapeva ma percepiva forte che la domanda era seria.

Quest’anno ho deciso di cambiare il titolo. Perché? Perché troppe cose sono cambiate e noi, senza essere stati interpellati, ne abbiamo subito i cambiamenti. Ho pensato che il mondo avesse bisogno di una bella bevanda rinfrescante, anche povera, certo, ma dissetante, tipo acqua e limone. Io ho tanta sete, e voi? E da questo pensiero è nato il nuovo titolo, Una fetta di limone che guarda caso è anche nel titolo della canzone di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. Gli attori indosseranno abiti degli anni Sessanta e non potranno mancare parrucche e occhiali. Balleranno sulle musiche di Morandi, Celentano, Rita Pavone e tanti altri, ma nel rispetto della prima versione del 2009 Modugno resta con me, con noi.

Uno spettacolo di cui, credo, il pubblico del quartiere e fuori quartiere abbia bisogno, un po’ di brio, di gioia, sano divertimento in sana coscienza. Un omaggio al pensiero e la sedia è sempre al centro dell’opera”.

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