Un’inedita alleanza tra ricercatori e studiosi cubani e americani salverà dall’umidità e dal degrado la Finca Vigia, la celebre casa che lo scrittore statunitense Ernest Hemingway abitò dal 1939 al 1960, trasformata poi in un museo ma da tempo praticamente chiusa perché quasi pericolante. Per la casa-museo che si trova ad quindicina di chilometri a sud dall’Avana si fanno sentire, così, i primi benefici della normalizzazione delle relazioni tra Cuba e Usa.
Un gruppo di ingegneri e architetti cubani stanno collaborando con un team di colleghi statunitensi al fine di fermare i danni provocati dal tempo alla villa della Finca Vigia e dare inizio al progetto di restauro dei documenti danneggiati dall’umidità. Grazie ai materiali che arriveranno dagli Usa, sarà costruito accanto alla villa un magazzino che servirà per lo stoccaggio dei documenti e dei libri appartenuti all’autore di “Addio alle armi”, dove saranno restaurati, e un laboratorio per il controllo dell’umidità che sta danneggiando la costruzione in legno in cui abitò Hemingway.
La Finca Vigia custodisce circa 9mila libri, di cui circa il 20% con annotazioni di Hemingway. Ci sono poi quasi 4mila fotografie e numerosi manoscritti. Circa 10mila documenti sono stati digitalizzati tre anni fa: gli originali sono rimasti a Cuba, mentre la versione elettronica è stata inviata alla John Fitzgerald Kennedy Library di Boston, che ha già messo il materiale online.
Credits: foto www.mensjournal.com