La cantina “Violati” è stata scelta per partecipare, in rappresentanza dell’Umbria, all’edizione 2024 del “Wine in Venice“, importante festival dedicato al settore enologico che si è svolto dal 20 al 23 gennaio nella splendida cornice della Scuola Grande della Misericordia a Venezia.
In occasione della manifestazione, Cantina Violati e le altre cantine selezionate (20 in totale, una per ogni regione) sono state premiate come le migliori realtà vitivinicole italiane che operano rispettando criteri di etica, sostenibilità e innovazione: nei quattro giorni della kermesse veneziana, inoltre, le cantine vincitrici hanno potuto sfilare sul “wine red carpet” e far degustare i loro vini ai visitatori dell’evento.
Cantina Violati, nello specifico, ha presentato al banco d’assaggio tre dei suoi vini più rappresentativi e identificativi del territorio, quali il Ciliegiolo di Narni IGT, il Malvasia ‘Orange’ e lo Spumante Metodo Classico ‘Keyra’ Dosaggio Zero, riscuotendo grande interesse e apprezzamento da parte del pubblico e degli addetti ai lavori.
Wine in Venice
La manifestazione Wine in Venice nasce dalla necessità di raccontare il vino in modo diverso e attuale, partendo proprio dall’esempio di vignaioli ‘virtuosi’ che hanno adottato delle scelte coraggiose in un’ottica primaria di responsabilità, sia in vigneto che in cantina: premiare realtà che scelgono di lavorare ispirandosi ai principi di etica, sostenibilità e innovazione, significa parlare di vino cambiando i nostri paradigmi culturali e analitici.
Cantina Violati
La storia della Cantina Violati di San Gemini (TR) è lunga tre generazioni. Agricoltori prima, viticoltori oggi, con un obiettivo che persiste al di là del tempo: esprimere passione, autenticità, eleganza e tradizione, attraverso i frutti della terra.
La Cantina Violati, fortemente voluta e fondata da Barbara Violati, è la concretizzazione di questo desiderio: il rispetto della terra, dei tempi e degli spazi, sono il principio cardine di ogni scelta produttiva, dall’utilizzo di energie da fonti rinnovabili alla realizzazione di una cantina interrata con minor impatto energetico ed ambientale possibile, fino all’impiego di agrofarmaci di ultima generazione e alla certificazione biologica dei suoi prodotti.