di Donatella Binaglia
Una agonia lunga due ore, una partita iniziata con la giusta aggressività da parte della Sir Safety Conad Perugia, Trento vacilla, Perugia esulta, poi però si cambia disco; la squadra di Lorenzetti di punto in punto acquista sicurezza e vince 3 a 1 portando a casa il vantaggio nelle semifinali.
A guardare i ragazzi di Sirci si pensa subito alla forza, l’imponenza fisica, la palla sparata a velocità smodata in battuta, a guardare Trento la sensazione è quella di una squadra equilibrata, concreta, solida, con un gioco fatto di grande rodaggio e di meccanismi consolidati.
Purtroppo nella fasi essenziali del gioco non conta sparare forte, e magari mandare la palla fuori o in rete, ma giocare in maniera tattica. La vecchia volpe Lorenzetti, per fare un esempio, ha istruito bene i suoi a battere su Zaytsev per ridurre il suo coinvolgimento nel gioco e per avere una ricezione più imperfetta e i suoi giocatori, come cecchini, hanno battuto lì.
Perugia accusa il colpo e Bernardi dichiara: “Come abbiamo imparato a gestire le vittorie dobbiamo imparare a gestire le sconfitte. Quindi ora subito testa alla partita di sabato. Certo non possiamo permetterci di regalare nulla ad una squadra con questo gioco”.
La delusione c’è inutile dire di no! Ed è altrettanto inutile prendersela con la coppia arbitrale, meglio guardare in avanti, verso gara 2, in programma sabato pomeriggio alle ore 18:00 al PalaEvangelisti dove De Cecco e compagni avranno il supporto di tutto il palazzetto e con i Sirmaniaci pronti a far tremare gli spalti.