Il web nel tempo ha sicuramente reso più facile la vita di tutti ma ha reso le persone anche più vulnerabili agli occhi dei malintenzionati che si proteggono dietro lo schermo per mettere a segno truffe e raggiri. Ecco perché i Governi hanno dovuto mettere in piedi strutture normative completamente inedite, grazie alle quali proteggere i consumatori e regolamentare la vendita di beni e servizi in rete.
Che si tratti, infatti, di utilizzare un servizio di comparazione per trovare le migliori offerte internet casa, dialogare con le PA o tenere sotto controllo la propria situazione finanziaria, i cittadini hanno la necessità di sentirsi assistiti e difesi. Proprio per questo, il nostro Paese, unitamente agli accordi presi a livello europeo, ha fatto molti passi avanti in ambito di tutela del consumatore in rete. Grazie ad essi possiamo contare su leggi avanguardiste, che permettono di tutelare i propri diritti nel momento del bisogno.
Diritto di ripensamento per acquisti online
Uno dei diritti più importanti che un consumatore deve conoscere è quello del ripensamento, cioè la facoltà di rimandare indietro un prodotto o servizio entro 14 giorni, senza il bisogno di dover spiegare perché.
Il diritto di ripensamento si applica a prodotti e servizi acquistati a distanza, via Internet o telefono, e fuori dai locali commerciali, come quelli effettuati per posta, a domicilio o per strada.
Nello specifico è regolamentato dal Codice del Consumo, in cui si specifica la facoltà per i consumatori di recedere dal contratto senza dover giustificare la decisione, richiedendo altresì al venditore di informare esplicitamente sulla presenza di tale diritto.
Contratti vocali: come comportarsi
In un momento storico in cui video e contenuti generati da AI creano scandalo e ammirazione presso l’opinione pubblica, è più che normale avere un certo timore verso le aziende che concludono contratti vocali, cioè per telefono. È vero anche che un certo tipo di strumento, se usato impropriamente, può causare equivoci ed incomprensioni ed è per questo che è importante chiarirne la natura e le implicazioni.
Un contratto vocale è un accordo formale registrato telefonicamente, cioè un contratto la cui firma è sostituita dall’assenso delle parti interessate. Deve trattarsi di un ok esplicito, cioè di un “SI, accetto” forte e chiaro che viene registrato assieme alla voce guida dell’operatore.
In questo caso è diritto del consumatore chiedere l’invio cartaceo del documento o di concludere la trattativa in altra modalità, in modo tale da avere più tempo per leggere con attenzione le specifiche.
Requisiti minimi di servizio
Ci sono servizi, come quello della connessione a Internet, che per via della loro utilità sociale, sono sottoposti a rigorosi standard di qualità. Lo stesso vale per le forniture di acqua, luce e gas, cioè risorse che rientrano nel paniere delle prime necessità di ogni individuo. Questo significa che i consumatori sono tutelati da enti di controllo che vigilano sull’operato delle aziende e sul rispetto dei requisiti minimi di servizio.
Per trasparenza, infatti, i provider Internet sono tenuti ad indicare il valore minimo di velocità della rete, così come quello medio, nelle specifiche del contratto da sottoporre alla firma del cliente. Tale obbligo è stato voluto dall’AGCOM, Autorità Garante delle Comunicazioni che, sul proprio sito web, mette a disposizione un software gratuito per testare la velocità della propria rete.
Qualora il test effettuato certifichi una velocità al di sotto dei requisiti minimi contrattuali, sarà facoltà dell’utente cambiare operatore senza costi o penali a proprio carico.