Wonderwallà: il borgo trevigiano capitale della Street Art

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Dal 29 agosto al primo di settembre entra nel vivo il Wonderwallà festival sul tema di “La strada è un luogo di incontri” con musica e happening dedicati alla street art nel borgo trevigiano dove le case vengono colorate da artisti di fama internazionale.
L’appuntamento più atteso si svilupperà dal 29 agosto e fino a sabato 7 settembre, tutte le sere dalle 18 alle 21, quando centinaia di artisti, ma anche residenti e semplici curiosi, saranno chiamati a realizzare il più gran murales a pixel dedicato ad una figura iconica della letteratura mondiale, il Piccolo Principe, nato a New York nel 1943: lo scorso anno ha spento ottanta candeline.
“Il Piccolo Pixel”, questo il titolo che avrà il disegno ispirato al celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry che sarà realizzato coralmente attraverso la tecnica del pixel o mosaico. In tutto, 5.994 quadrati delle dimensioni 6×6 centimetri verranno colorati da chi vorrà partecipare (per chi volesse prenotarsi a disposizione Daniela al 339 8402090), per realizzare così collettivamente un’immagine a partire da tessere di colore omogeneo. L’opera collettiva vedrà il contributo dell’illustratore e artista Federico Pietrobon, che integrerà il suo lavoro nel disegno collettivo.

“Sarà il più grande murales collettivo a pixel de Il Piccolo Principe mai realizzato”, annuncia Mauro Berti, portavoce degli organizzatori. “Il contributo di ciascuno diviene essenziale per la realizzazione dell’immagine comune, che sarà riconoscibile solo se osservata nel suo insieme. Facciamo un appello a chiunque volesse partecipare di prenotarsi o di presentarsi direttamente in Via Ferretto, 10 a Vallà. La street art crea comunità, per questo per il terzo anno proponiamo un’opera collettiva perché il cambiamento, attraverso l’arte, può partire dalla volontà di tutti”.

Nelle precedenti edizioni avevano partecipato migliaia di persone. Nel 2022 l’intero testo delle “Avventure di Pinocchio” di Collodi è stato trascritto da mille volontari lungo un muro di 50 metri. Lo scorso anno, un omaggio a Gianni Rodari nell’anno del cinquantesimo della “Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie”. Protagonisti del murale sono stati i partecipanti di Semi DiVersi, il concorso promosso dal Comune di Riese Pio X a cui hanno partecipato 256 poeti che hanno trascritto le loro opere.

L’occasione per visitare questi spettacolari mosaici collettivi sarà il “Wonderwallà Fest – La strada è un luogo di incontri”, l’evento che si terrà dal 29 agosto al 1° settembre per fare il bilancio dei lavori in corso con una quattro giorni di eventi, laboratori con artisti, tour guidati, concerti e live music, street food/bar e sharing area per stare assieme e condividere
“Saranno tre giorni di emozioni, colori ed eventi”, spiega ancora Berti. “Il nostro obiettivo è quello di modificare il percepito degli spazi, dando nuova identità ai luoghi del paese attraverso la bellezza della street art. Negli ultimi quattro anni migliaia di turisti hanno camminato per meravigliarsi della bellezza che appare sulle nostre strade. Tra le opere più apprezzate, quelle di artisti di livello internazionale come EricailCane, Stenlex, Millo e Agostino Iacurci. I nostri tour sono sempre molto partecipati, siamo disponibili ad organizzare viaggi guidati coi nostri volontari”.

Nel frattempo, prosegue la calda estate di The Wallà dove street artist di fama internazionale si stanno alternando installando piccoli cantieri, dipingendo, utilizzando spray e tecniche innovative per valorizzare cinque muri di altrettante abitazioni del centro di Vallà, borgo trevigiano. Tellas, Franco Fasoli e Pixel Pancho hanno appena concluso i loro lavori. Joys e Orion prenderanno bombolette e colori in mano dal 7 al 12 ottobre presso l’Officina De Marchi di Via Montello.
Saranno seguiti a distanza nel suo operare, come è accaduto anche con gli altri street artist, da un team di studiosi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, impegnati in un progetto di salvaguardia della street art italiana. I dipinti murali contemporanei sono realizzati infatti con materiali commerciali di origine sintetica, scelti in base a considerazioni di natura artistica e non sempre per la loro durabilità; le conseguenze a volte sono evidenti, da variazioni cromatiche al distacco della pittura. La sfida è comprendere la composizione dei materiali utilizzati per un murale e sapere quali azioni conservative svolgere fin dalla sua origine e nel farlo formare la generazione di conservation scientist.

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