di Benedetta Tintillini
Grande soddisfazione ed immensa gioia per il musicista burkinabè Yam Salia, che ha vinto, con il suo video dal titolo “Na sarà tenga togo”, il Premio Speciale “Marzio Rosi” per le produzioni audio-video, alla IV edizione del Concorso indetto dal Conservatorio Superiore “Lorenzo Perosi” di Campobasso.
Il video è stato realizzato da Paolo Sapio con l’ausilio delle luci ultraviolette sulla canzone “Na sarà tenge togo”, scritta da Yam Salia su musica di Michele Rosati, inclusa nel suo ultimo cd “Rastaman”, recentemente pubblicato.
In questa canzone, cantata in lingua Mossi, la prima lingua parlata in Burkina Faso, Salifou si rivolge ai genitori, agli amici, ai fratelli ed alle sorelle di chi, spinto da un’illusione comune a tanti africani e non solo, lascia la propria terra per raggiungere l’Europa, considerata come una specie di paradiso dove cogliere mille possibilità; la stessa illusione che nutre chi resta, attendendo il ritorno di chi è partito, nella speranza che un giorno possa tornare a casa con valigie piene di denaro. Salifou cerca di smitizzare questa falsa credenza mettendo in guardia, in questo pezzo, sul vero, duro volto dell’Europa.
La felicità di Yam Salia e dei suoi collaboratori, per il recente risultato raggiunto, è la stessa che travolge tutti coloro che seguono il cantautore africano qui in Umbria e non solo; dal bene può nascere soltanto altro bene, e l’entusiasmo di Yam Salia nel perseguire i suoi sogni è davvero un insegnamento per tutti. “Ancora non ci credo – afferma emozionatissimo Salifou – mi sembra un sogno, ma sono felice che invece sia una bella realtà che spero possa essere utile per tutti quelli che non sorridono“.
Come ho già avuto occasione di raccontare, quest’ultimo lavoro musicale di Salifou, “Rastaman”, è stato realizzato per raccogliere fondi allo scopo di far crescere l’Association Culture Sport et Santé di Koudougou, associazione fondata dallo stesso Salia, che ha come scopo quello di essere un punto di riferimento positivo e propositivo per le nuove generazioni della città, offrendo un punto fisico di incontro e valori sani, come quelli offerti dallo sport, per una crescita umana e culturale.
E questo, ne sono certa, è solo l’inizio del grande, inarrestabile, sogno di Yam Salia.