Scienziati, medici, bioeticisti fra i più celebri del mondo contro il rischio Zika alle Olimpiadi. 125 esponenti della scienza e della cultura hanno inviato una lettera al direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, affinché si spenda per cambiare la data la data dei Giochi del Brasile, Paese ‘epicentro’ dell’epidemia di infezioni trasmesse dalla zanzara.
Si stima che siano in arrivo in Sudamerica almeno 10.500 atleti, più 4.350 per le Paralimpiadi, oltre a 500.000 turisti.
La missiva – postata anche su Facebook e Twitter e aperta alla sottoscrizione pubblica – è firmata da rappresentanti di dozzine di paesi, incluso lo stesso Brasile, e richiede all’Oms di organizzare un panel indipendente per elaborare una raccomandazione all’International Olympic Committee, in modo che riconsideri la decisione di tenere ad agosto le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
“Vogliamo che venga aperto un dibattito trasparente sui rischi legati alla manifestazione prevista in Brasile – dice Arthur Caplan, bioeticista della New York University e ogni caso, se i giochi si faranno, si sia almeno avuta una discussione franca fra esperti indipendenti”. I Centers for Diseases Control and Prevention (Cdc) americani, però, per bocca del direttore Tom Frieden, hanno escluso che ci possano essere gli estremi per cancellare le Olimpiadi.
Il consiglio sanitario è quello di evitare viaggi nelle zone a rischio per le donne in età fertile o in gravidanza (dato che il virus provoca un’infezione dai sintomi lievi, ma gravi malformazioni nei feti delle donne incinte colpite), e l’uso di condom per gli uomini che si recano nei paesi oggetto dell’epidemia.