Ieri sera nel cuore di Todi, nell’antica Piazza del Montarone, la musica è stata protagonista con il trio Jazz formato da Andrea Braido (chitarra), Pippo Matino (basso) ed il perugino Juri Pecci (batteria) nell’ambito degli appuntamenti di “Suoni dal Legno”.
Per chi non lo conoscesse, Andrea Braido è uno dei chitarristi e polistrumentisti più talentuosi e versatili della scena italiana: suona infatti tutti i tipi di chitarra, basso elettrico, batteria e percussioni e annovera collaborazioni con artisti del calibro di Liza Minnelli, Lionel Richie, Dionne Warwick, Lenny Kravitz, Franz di Cioccio e Frank Gambale.
La filosofia musicale che contraddistingue “El Braidus” è il suonare in maniera assolutamente libera, mettendo in musica le proprie sensazioni ed emozioni senza alcun vincolo di natura stilistica o, peggio ancora, di gradimento verso la massa. Braido va dove lo porta la sua passione, senza seguire i dettami dell’industria musicale che programma il successo di un artista con prodotti preconfezionati, seguendo e creando le mode. Libertà infatti è la parola d’ordine: libertà di riprodurre composizioni originali come grandi successi, ma sempre con il proprio, inconfondibile stile.
Il concerto di ieri sera ha rispecchiato totalmente questo modo di pensare e suonare, con esecuzioni di pezzi jazz composti sia da Braido sia da Pippo Matino, storico bassista del gruppo Napoli Centrale di James Senese e tra i maggiori specialisti e virtuosi del basso elettrico, intervallati da cover di artisti importanti come “Walking on the Moon” dei Police e la storica “Birdland” dei Weather Report, reinterpretati sempre in chiave virtuosisticamente jazz.
Un’esecuzione magistrale dei tre musicisti di caratura elevata ha ipnotizzato il pubblico tuderte con gli assoli impressionanti e le loro melodie che, nel caso di Andrea Braido, vista la sua carriera e i suoi suoni, strizzano l’occhio al mondo del blues e del rock.
Giulio Pocecco