Prima in flight call di AstroSamantha dallo Spazio
“Vedere l’Italia è stata un’emozione intensa”. Così, fluttuando a mezz’aria nella Stazione spaziale internazionale AstroSamantha, Samantha Cristoforetti, l’astronauta italiana dell’Esa (European space agency), ha descritto i suoi primi giorni in orbita e le sensazioni di vedere il nostro Paese dallo Spazio, durante la prima in flight call con i media italiani, riuniti alla sede romana dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, in collegamento dalla Iss dove si trova per la missione di 6 mesi “Futura” dell’Asi.
“Intanto è il mio Paese – ha specificato – e quindi c’è un amore speciale ma poi l’Italia è proprio bella vista dallo Spazio. Sarà la forma molto caratteristica dello stivale, sarà che è molto luminosa o questa combinazione di montagne, di coste, di isole; è proprio bella, ti scalda il cuore”.
“Tutte le sensazioni in generale qui sono belle – ha aggiunto Samantha – perché è una miscela di aspetti divertenti e ludici. Basta che hai un secondo libero e ti lasci fluttuare, è una sensazione piacevole e divertente ma anche un ritmo di lavoro molto intenso, quindi è stimolante stare dietro a tutto quello che facciamo; un momento stai facendo scienza, poi manutenzione e soprattutto all’inizio, come nel mio caso, c’è molto da imparare per diventare efficienti e rapidi”.
AstroSamantha, capitano pilota dell’Aeronautica militare, parla anche delle prossime festività. Il Pranzo di Natale spaziale sarà per lei “made in Italy” “Il bonus food che ho portato dall’Italia mi sta salvando soprattutto nei pranzi – ha detto – è costituito da delle buste concepite con il concetto del piatto unico dove si mette una combinazione di proteiene, carboidrati (nel mio caso pollo o sgombro) e poi la verdura. Se mi capita di trovare nella busta dei cibi che so che un mio collega ama particolarmente glielo metto nella calza, quindi penso che a Natale ci scambieremo dei piccoli doni.
Ma come si nutrono i “viaggiatori dello spazio”? Per capire come nasce il loro cibo bisognerebbe visitare gli stabilimenti Argotec di Torino, dove lo chef Stefano Polato ha preparato le pietanze per l’astronauta italiana.
“Per stare in linea con il concetto di sana alimentazione che attraverso AstroSamantha vogliamo divulgare durante la sua missione – ha spiegato lo chef – dobbiamo fare attenzione ai metodi di cottura perché, ogni volta che prendiamo in mano degli ingredienti, rischiamo di fare dei danni non solo alle pietanze ma anche a noi stessi. In questo caso non utilizzeremo sale, e al suo posto useremo le spezie, come è stato fatto per tutto il bonus food di Samantha”.
Curcuma al posto del sale, bacche di Goji come antiossidante, ingredienti semplici ma efficaci. Ma per gli italiani, si sa, non c’è pranzo che si rispetti che non finisca con un buon caffè. Ecco perché Argotec ha inventato IssPresso, la prima macchina da caffè spaziale che lavora in microgravità non molto diversamente da quelle sulla Terra, come sostiene l’Ad e fondatore dell’azienda, David Avino.
“L’astronauta – ha spiegato – non farà nient’altro che aprire la porta, andare a staccare il sacchettino, inserire la cannuccia e gustare un buon caffè a 400 Km dalla Terra”.