Ha rivelato ulteriori prosecuzioni sotterranee, precedentemente sconosciute, l’esplorazione della Grotta Bella di Santa Restituta di Avigliano Umbro. Lo dicono i ricercatori del Centro regionale di speleologia “Enzo dei Medici” che hanno eseguito sei campagne di ricerche speleo-archeologiche, autorizzate dalla sovrintendenza alle belle arti e paesaggio dell’Umbria, tra l’ottobre dell’anno scorso e marzo di quest’anno.
“La cavità – riferiscono i ricercatori – è stata dotata di un rilevamento topografico di precisione di tutti gli ambienti già noti. Ricognizioni attente hanno consentito una valutazione obiettiva delle attuali potenzialità archeologiche della grotta con scoperta di nuove aree d’interesse paletnologico”. Gli speleo-archeologi informano anche che sono stati avviati lavori di documentazione e studio delle collezioni di reperti derivanti dagli scavi degli scorsi anni Settanta e che le indagini, condotte insieme al gruppo speleologico Todi sotto la direzione di Felice La Rocca, proseguiranno ancora nel corso del 2021.
Alle ricerche parteciperanno anche di diversi specialisti di vari settori appartenenti ad istituti di ricerca ed enti universitari. Gli esiti degli studi saranno poi presentati in un convegno che si terrà il prossimo anno e contenuti in un volume che verrà realizzato appositamente. I ricercatori sottolineano infine il contributo della Fondazione Carit e la collaborazione del Comune di Avigliano Umbro.