Benvenuto Brunello. A Montalcino presentata l’annata 2019

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Ha preso il via lo scorso 17 novembre Benvenuto Brunello, l’appuntamento che sancisce il debutto sui mercati dell’annata 2019 dell’iconico Brunello di Montalcino

Con una serie di appuntamenti dedicati agli specialisti del settore ha aperto battenti “Benvenuto Brunello”, l’evento promosso da Consorzio del Vino Brunello di Montalcino che presenta al pubblico l’annata 2019 del Brunello di Montalcino e la Riserva 2018 e che proseguirà fino al 28 nombre prossimo.

Ad ospitare gli appuntamenti il Tempio del Brunello, il luogo identitario di Montalcino creato nell’antico complesso di Sant’Agostino e inaugurato nel 2011, che esprime, in un unico luogo, tutta la filosofia del turismo lento e delle radici di un territorio di cui il Brunello è l’espressione più alta e il prodotto più apprezzato.

Tradizione e innovazione vanno a braccetto in questo appuntamento imperdibile dove, grazie ad una app, è possibile ordinare direttamente al tavolo i vini da degustare presenti nella carta dei vini. Tra i prodotti, tutti di altissimo livello, spiccano per le loro qualità le cantine Poggio di Sotto, Pietroso e Canalicchio di Sopra.

La storia del Brunello di Montalcino affonda le sue radici nella seconda metà dell’800, quando alcuni contadini del territorio di Montalcino iniziarono a coltivare una varietà di Sangiovese, il “Brunello” o “Brunellino”, che si scoprì essere particolarmente vocato ad essere invecchiato senza perdere le sue qualità organolettiche, iniziando quindi una produzione di vini da invecchiamento di eccellente qualità.

Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, presieduto da Roberto Bindocci, rappresenta cantine grandi e piccole del territorio, storiche e più recenti, assistendole riguardo alle normative della produzione e promuovendo e veicolando l’immagine del Brunello presso i buyer e la stampa.

Vogliamo ricordare inoltre che è proprio un Brunello di Montalcino, l’Argiano 2018, il miglior vino al mondo 2023 per la famosa rivista americana Wine Spectator, traguardo che, sicuramente, è un’ulteriore opportunità di promozione del territorio quale culla del saper fare e del saper vivere, che tanto ammirano i viaggiatori oltre confine.

Benedetta Tintillini

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