di Simone Morini
Novara e Perugia, due squadre che, a sei giornate dall’arrivo, daranno vita domani a quello che è, a tutti gli effetti, uno scontro diretto in chiave playoff. All’andata il confronto terminò 0 a 0 , e il Perugia manteneva sette punti di vantaggio sui piemontesi. Ora i tre punti che dividono gli azzurri di Boscaglia dal Perugia sono davvero pochi, e il Novara può essere inserito nel gruppo di squadre che hanno ancora qualche chance di giocarsi gli spareggi. Un gruppo nutritissimo, che va dal Benevento e Cittadella (quarte), fino anche alla dodicesima Salernitana (a tre punti dall’ottava piazza); quindi nove squadre in sei punti nei piani alti della classifica. Nove squadre che però stanno perdendo i contatti con i piani altissimi (vedi Spal, Frosinone, Verona), e se le prime tre della classe dovessero approfittare del periodo di torpore delle inseguitrici, la forbice di otto punti che ora divide la terza dalla quarta in classifica, potrebbe dilatarsi a dieci punti, cancellando così i playoff per la stagione in corso.
Quindi validi motivi per il Perugia di dare un sussulto, sia domani al Piola, che Martedi 25 al Curi, quando arriverà il Verona di Pecchia. Due partite di oggettiva difficoltà, e quasi improponibili per il Perugia visto nelle ultime tre occasioni. Il Perugia però ha sempre sorpreso, nel bene e nel male, nel corso della stagione; ora la squadra è veramente all’appuntamento finale e non più rimandabile con gli obiettivi stagionali prefissati. Cuore, coraggio, fiducia, forse sono gli ingredienti adatti per un finale in cui il Perugia, che sta attraversando un innegabile momento di appannamento, deve tornare ad essere la squadra brillante, a volte quasi incontenibile, di qualche buon tratto di stagione.
Il Novara ha totalizzato 5 punti nelle ultime 5 partite. E’ proprio di lunedì scorso la vittoria per 3 a 2 al Matusa contro il Frosinone, prima un pareggio e una sconfitta con le altre due leaders del campionato cadetto (Verona e Spal), precedentemente la sconfitta casalinga con la Ternana, il pareggio a Bari. Chiosa, Scognamiglio, Mantovani sono gli ex Perugia nelle fila dei piemontesi. Allo stadio Piola di Novara il Perugia non ha mai vinto negli otto precedenti (cinque sconfitte, tre pareggi).
Tra i grifoni sicuramente assenti Del Prete e lo squalificato Belmonte. Da valutare le condizioni di Ricci. Tutti disponibili gi altri. Una possibile difesa a quattro chiamerebbe in causa quindi Fazzi sulla destra, Mancini o Monaco affiancherebbero Volta al centro della difesa, ovviamente Di Chiara a sinistra. A centrocampo probabile ritorno di Gnahore, Brighi e Dezi dovrebbero completare il reparto, non è comunque escluso l’impiego di Acampora dal primo minuto. Nel reparto offensivo possibile varianti rispetto al consueto tridente; Terrani o Guberti sulla sinistra, Nicastro o Mustacchio sulla destra, saranno a supporto di Di Carmine.