Giulia Farnese e Carbognano: un legame lungo più di 500 anni che unisce il borgo della Tuscia viterbese alla figura affascinante e misteriosa di “Giulia la Bella”.
E’ stata scelta la data dell’8 marzo, non a caso, per presentare il calendario di eventi che Carbognano propone in occasione del cinquecentenario dalla morte della sua Signora: Giulia Farnese.
Amata e odiata, è grazie a lei che la dinastia dei Farnese conosce la sua grande fortuna: per due anni giovanissima amante del Papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, sposa prima di Orsino Orsini poi di Giovanni Capece Bozzuto e, nel 1506 assume il governo del feudo di Carbognano, che amministra con intelligenza ed energia. Una volta salito al soglio pontificio, dopo la morte di Giulia avvenuta a Roma il 23 marzo 1524, il fratello Alessandro, negli ambienti ecclesiastici oggetto di scherno per il raggiungimento del potere grazie ai favori della sorella, è artefice di una vera e propria “damnatio memoriae”, tanto che, attualmente, non si conosce un ritratto di Giulia, la cui figura è stata per tanto tempo dimenticata o ridotta al ruolo di concubina del Papa.
Ma i continui studi raccontano di una donna estremamente intelligente e volitiva, artefice della storia del suo tempo, nonostante il suo ruolo di donna. E’ per questo che non poteva essere scelta data migliore che quella dell’8 marzo per presentare gli eventi che, lungo tutto l’arco dell’anno, coinvolgeranno Carbognano in primis e i luoghi cari a Giulia e alla famiglia Farnese.
“Restitutio memoriae: Il mito di Giulia” è il titolo del programma di eventi presentati alla presenza del Sindaco di Carbognano Agostino Gasbarri, della Dirigente della Soprintendenza del Lazio Margherita Eichberg, del Consigliere Regionale del Lazio Gabriele Sabatini e dei protagonisti dei tanti eventi culturali che si snoderanno lungo il 2024.
Splendido anche il luogo scelto per annunciare gli eventi: la chiesa di Santa Maria della Concezione, da tempo sconsacrata, da non molto tempo restituita all’ammirazione dei carbognanesi e dei visitatori, con i suoi affreschi riaffiorati dopo essere stati coperti da murature che li hanno preservati quando, mi raccontano, il luogo era adibito a palestra scolastica. Santa Maria della Concezione sarà oggetto di restauri, annuncia la dirigente della Soprintendenza, che rimuoveranno l’arcata posticcia in tufo che sostiene l’arco dell’abside affrescato.
L’appuntamento dello scorso 8 marzo è stata anche l’occasione per presentare il logo ufficiale del Cinquecentenario di Giulia Farnese, dove la cifra “500” in blu è arricchita, all’interno delle due cifre tonde, dal giglio Farnese e dal profilo femminile idealizzato di Giulia, il tutto sormontato dalle forme del Castello che ospitò la nobildonna. A tal proposito, anche il castello di Giulia sarà oggetto di restauri e, nonostante sia di proprietà privata, sarà aperto al pubblico, almeno in piccola parte, per far sì che anche le mura che la ospitarono continuino a raccontare la storia della Bella signora di Carbognano.
Benedetta Tintillini