Ero stata invitata ad un Saggio la sera del 2 Giugno, serata in cui il CentroDanza Spazio Performativo da vita al “saggio” conclusivo dell’anno accademico 2021-2022 dove i maestri hanno guidano ragazzi di ogni età nell’ Arte della Danza e dove la Danza vive come anima della Cultura….
Siamo al Morlacchi, circondati da gente di ogni età, dai piccoli fratellini agli orgogliosi nonni che osservano ansiosi un palco ricco di scarpette e musica e così procede la serata … Quando… ormai quasi alla fine … c’è un tavolo in scena, con sedie piatti e bicchieri, ed ecco che inizia la musica e subito nasce una fusione tra corpi e oggetti di vita quotidiani… mi sento rapita, inebriata dalla performance di quei ragazzi che, guidati dal maestro Afshin Varjavandi danno vita ad una danza travolgente.
Lui è sapiente e le emozioni che riesce a far trasmettere e suscitare sono innumerevoli … Guardando quei ragazzi sopra quel palco ho la sensazione che stiano plasmando l’Arte … la tengono tra le mani, la respirano se la passano in movimenti studiati e guidati con precisione… ed io sono grata in quel momento di essere lì a guardare a vivere ogni istante di quel Saggio diventato Spettacolo…e sento la mia anima sperare che le nuove generazioni bevano dalla fontana della bellezza guidati da sapienti Maestri come Afshin.
Con Queste parole si chiudeva il programma di sala del saggio del CentroDanza Spazio Performativo: ”In un tempo la Terra era un paradiso perduto dove regnava la bellezza in una condizione di trascendenza, di equilibrio e di fluidità”.
Oggi esiste un ricordo di quella realtà, tutta l’Arte che ci viene concessa , che abbiamo “tra le mani”…. Ed io non saprei aggiungere altro.
Grazie
Sonia Lustrino
