La Porta di Borgo San Sisto torna agli antichi splendori: sono in corso i lavori per la riapertura della porta risalente all’epoca romana e facente parte dell’impianto originale della cinta augustea di Spello.
L’intervento, iniziato nel mese di marzo, è metà dell’opera e rientra nell’ambito di un progetto più ampio che oltre a permettere il recupero e l’effettivo uso pubblico di elementi storici di notevole valore come le mura di età romana con porzioni e inserimenti di epoca medievale come il torrione, consentirà un ulteriore ingresso storico alla città con specifici percorsi dai parcheggi di via della Liberazione e di Sant’Anna.
I lavori, per un importo complessivo di 250 mila euro, sono stati finanziati per l’80 per cento dalla Regione Umbria tramite il POS FESR 2007-2013, Asse II, Attività B2 e per la parte restante dal Comune di Spello. Porta Borgo San Sisto rappresenta un bene di notevole pregio storico-architettonico: prende il nome dalla chiesina medievale di San Sisto, risalente all’epoca romana come emerse dagli scavi condotti nel 1987 per il restauro delle mura.
In quell’occasione, vennero rimesse in luce le fondazioni con il piano stradale e i piedritti, gli elementi architettonici verticali portanti, fino all’imposta dell’arco medievale. Nel dettaglio, insieme alla riapertura della stessa porta, il progetto prevede la costituzione di un collegamento tra via Sant’Anna e i vicoli di Via Borgo San Sisto, riaprendo anche l’ingresso dell’ormai perduta chiesa di San Sisto. I materiali utilizzati per l’opera di recupero e di restauro, saranno compatibili con i manufatti storici, il tutto in stretta sinergia con le Soprintendenze dell’Umbria.
“Il recupero di Porta Borgo San Sisto per la sua valenza storico-architettonica è un ulteriore elemento di valorizzazione della città di Spello – afferma il sindaco Moreno Landrini –; l’intervento complessivo integrerà gli accessi alla città, permettendo l’ingresso diretto a percorsi pedonali unici e particolarmente suggestivi come i vicoli fioriti di Borgo San Sisto e quelli limitrofi alle mura urbiche, avvicinando alcuni luoghi, monumenti e opere d’arte dalla straordinaria bellezza: penso ai mosaici della Villa Romana in località Sant’Anna, a Porta San Sisto, Porta Consolare e via Consolare per raggiungere in pochi passi la Cappella del Pintoricchio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore. Questa opera, che fa parte del Quadro Strategico di Valorizzazione del centro storico e attesa da anni dai cittadini che circa 15 anni fa furono anche promotori di una petizione molto partecipata, è la testimonianza di come tra gli obiettivi prioritari di questa Amministrazione ci siano la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città con una visione della stessa attuale, ma soprattutto futura”.