Dal 19 marzo al 31 luglio il Maec di Cortona ospiterà una grande mostra alla scoperta della scrittura degli Etruschi. La diffusione della scrittura etrusca è un tema affascinante che ci parla di una lingua, di un popolo e di una cultura attraverso conquiste, commerci, idee, storie che hanno avuto luogo in tutto il bacino del Mediterraneo fra il settimo e il primo secolo avanti Cristo.
Da oltre trent’anni non sono state organizzate mostre internazionali sul tema della scrittura etrusca. E’ per questo che, alla luce delle recenti scoperte di epigrafi etrusche vicino a Montpellier e al ritrovamento a Cortona del terzo più lungo testo etrusco esistente, la Tabula cortonensis, il Museo del Louvre, il Museo Henri Prades di Lattes e il Maec di Cortona hanno deciso di progettare questo grande evento archeologico dal titolo “Etruschi maestri di scrittura. Cultura e società nell’Italia antica”.
La mostra, di straordinaria valenza scientifica, sarà composta di alcune delle testimonianze più importanti dell’epigrafia etrusca, dalla Mummia di Zagabria alle lamine di Pyrgi e illustrerà ai visitatori, come mai prima d’ora era stato fatto, la diversità dei supporti e delle tecniche di scrittura, così come le scoperte degli ultimi anni di studi in materia.
I reperti, provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo, saranno in esposizione a Lattes fino al 29 febbraio. Poi partiranno alla volta di Cortona per l’inaugurazione della mostra “Etruschi maestri di scrittura” del prossimo 19 marzo.
Un idioma, quello etrusco, oggetto di profondi studi che resta per certi versi ancora misterioso. Restano infatti irrisolti i significati specifici di molte parole, in particolare quelle che non presentano parentele con le lingue antiche più note. La difficoltà di comprensione della scrittura etrusca dipende essenzialmente scarsità di testi lunghi e dalla ripetitività dei testi brevi in nostro possesso, spesso di natura funeraria, giuridica o commerciale.
L’esposizione “Etruschi maestri di scrittura” intende dimostrare, con il nuovo catalogo, i progressi negli studi nella sintassi e nella grammatica, attraverso una rilettura e una nuova interpretazione di molti epigrafi e alcune novità assolute. Le iscrizioni (siano esse su oggetti di uso quotidiano, su oggetti di culto, su statue o su atti) saranno classificate in mostra per settori di appartenenza: dalla sfera del rito a quella del sacro, dall’ambito funerario a quello giuridico.
Un altro aspetto importante riguarderà i supporti e le tecniche scrittorie, le modalità di insegnamento e di trasmissione dell’alfabeto, le tipologie letterarie attestate, le vicende, talora avventurose, di alcuni testi.
Grande attenzione è stata riservata all’allestimento della mostra nelle sale di Palazzo Casali, un’esposizione che vuole trasformare il segno della scrittura etrusca in una forma d’arte, al limite del design, con una grafica innovativa e coinvolgente. Numerose saranno le iniziative culturali previste per tutto il periodo dell’evento: conferenze, convegni, mostre di arte contemporanea.
“Etruschi maestri di scrittura” rappresenta un appuntamento imperdibile per chi ama gli etruschi nonché una delle più importanti mostre archeologiche in Italia nel 2016. Il catalogo della mostra è di Silvana Editoriale e rappresenta un approfondimento fondamentale per una comprensione della lingua etrusca.