Ripercorre circa quattrocento anni di vicende storiche la mostra “Dal Trasimeno a Lepanto. I Della Corgna nella storia di Perugia d’Italia e d’Europa”, allestita dal Comune di Magione in uno dei monumenti simbolo del paese: la Torre dei Lambardi.
Inaugurata sabato scorso dal sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, alla presenza dei rappresentati delle più significative istituzioni culturali regionali e nazionali: Mario Squadroni, soprintendente archivistico dell’Umbria e delle Marche, Mario Tosti, direttore del dipartimento di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia, Tiziana Biganti, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. L’esposizione racconta, utilizzando anche i più moderni strumenti multimediali, le vicende di una delle più importanti famiglie del perugino, i Della Corgna, che vede tra i personaggi di spicco i fratelli Ascanio (1516-1571) e Fulvio (1517-1583).
Furono proprio i due fratelli, le cui vicende personali e politiche sono al centro della mostra (che vanta, tra i pezzi più prestigiosi, lo splendido busto marmoreo di Ascanio di proprietà del Comune di Perugia e il ritratto di Fulvio conservato presso il palazzo episcopale di Perugia), a promuovere la famiglia su una dimensione europea. Una svolta fondamentale fu l’ascesa al soglio pontificio dello zio materno, papa Giulio III, che nominò Ascanio capitano generale della fanteria e della cavalleria pontificia, passaggio fondamentale che l’avrebbe proiettato sugli scenari della grande storia militare. A Fulvio, già vescovo di Perugia, il nuovo pontefice concesse invece la porpora cardinalizia: alla guida della diocesi si deve a lui l’istituzione del Seminario oltre che l’applicazione in sede locale delle norme e dei decreti emanati dal Concilio di Trento, secondo i dettami della controriforma che cambiò profondamente il rapporto tra chiesa e fedeli, come ha evidenziato Tiziana Biganti nel suo intervento di presentazione. Tutti elementi che trovano ampio e significativo riscontro nei documenti in mostra. Tra le più importanti vicende militari che videro impegnato il generale Ascanio non poteva mancare la battaglia di Lepanto del 1571, di cui si possono ammirare copie di due importanti dipinti.
Elevato il valore scientifico dei documenti esposti, tra cui un registro fiscale del 1285 che testimonia l’entità del patrimonio della famiglia, su cui è intervento il soprintendente Mario Squadroni. Una panoramica sul periodo storico che tanta influenza ha avuto sulle vicende politiche dell’Italia moderna e contemporanea è stata invece offerta da Mario Tosti.
Tante le collaborazioni che i curatori, Vanni Ruggeri e Giovanni Riganelli, hanno attivato per consentire di rivivere quell’importante momento storico in cui si delinearono gran parte dei caratteri originari dell’identità culturale europea, anche attraverso l’incontro-scontro con l’universo ottomano, visto come nemico infedele da sconfiggere, ma anche affascinante e misterioso oggetto di scoperta e conoscenza. “15 prestatori tra istituzioni pubbliche e collezionisti privati – ha sottolineato Ruggeri nel suo intervento – hanno contribuito a portare in mostra oltre 80 pezzi originali, presentati con un allestimento coinvolgente, anche grazie al supporto di innovative tecnologie multimediali, tra cui l’avatar olografico che accoglie i visitatori: l’obiettivo, che ci auguriamo raggiunto, è quello di trasformare il percorso di visita in una macchina narrativa in grado di proiettare concretamente nell’atmosfera e nelle problematiche del tempo”.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 luglio. Catalogo realizzato dalla Fabrizio Fabbri edizioni.