Oggi, 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999.
La città di Deruta e i suoi artigiani, in collaborazione con liceo Artistico Alpino Magnini, presentano, in un’ala del Museo Regionale della Ceramica, la mostra Le Città della Ceramica dicono No alla Violenza.
Le scarpette rosse, in questo caso rigorosamente realizzate in ceramica, sono diventate negli anni il simbolo della violenza sulle donne che non è solo fisica ma è anche psicologica, legata a un senso di sottomissione verso l’uomo che ha radici lontane. La mostra è caratterizzata da un contorno scuro dove il nero prevale sul rosso. A terra pezzi di carta nera strappati, quasi a voler indicare la rottura, il cortocircuito che avviene nella testa dell’uomo che compie la violenza, e in quella della donna dopo averla subita.
Le scarpette rosse nelle teche sono belle, alla moda, curate ma anche fragili e delicate, come il materiale in cui sono fatte; un piccolo urto può scheggiarle, talvolta romperle per sempre. Al centro della scena un manichino nero, lucido, rappresenta una donna bella, adorna di bracciali e collane, dall’aspetto reale e sofisticato, ma non sfugge una corona fatta di filo spinato che acuisce il contrasto tra l’apparire e l’essere.
Daniele Buschi (derutese doc) ha curato l’allestimento della mostra rendendola piena di significato grazie alla sua decennale esperienza nel campo dell’arte.
Donatella Binaglia