Per la prima volta, dopo circa 500 anni dalla messa in posa dell”Ercole e Caco” di Baccio Bandinelli (1493-1560), una scultura originale di grandi dimensioni è stata collocata sull’arengario di Palazzo Vecchio. Si tratta di “Pluto and Proserpina” dell’artista statunitense Jeff Koons, un’opera monumentale alta più di tre metri. Un evento eccezionale che ha inaugurato il progetto “In Florence”, un programma ambizioso e innovativo che vede i protagonisti dell’arte del nostro tempo confrontarsi con gli spazi e le opere del Rinascimento fiorentino. “Jeff Koons In Florence”, questo il titolo dell’esposizione del maestro della Pop Art, l’artista vivente più quotato alle aste internazionali, è un confronto tra la provocante bellezza delle opere del geniale artista americano e i capolavori senza tempo di Donatello (1386-1466) e Michelangelo (1475-1564). I luoghi eletti del dialogo sono la Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria. La mostra, organizzata da Associazione Mus.e e a cura di Sergio Risaliti, è realizzata grazie alle relazioni e al contributo di Fabrizio Moretti, segretario generale della Biennale Internazionale dell’antiquariato, nuovo mecenate per l’arte contemporanea e per Firenze, già noto a livello mondiale come mercante d’arte antica.
Dentro Palazzo Vecchio è esposta l’opera “Gazing Ball (Barberini Faun)”, realizzata nel 2013 appartenente alla serie denominata dall’artista “Gazing Ball”, calchi in gesso di celebri sculture del periodo greco-romano cui l’artista ha aggiunto, in posizione di precario equilibrio, una sfera di colore azzurro brillante e dalla superficie specchiante.
L’esposizione “Jeff Koons In Florence” si presenta come un gioioso e raffinato gioco di citazioni e di rinvii, di contrasti e di confronti tra antico e contemporaneo, ha sottolineato il curatore Sergio Risaliti, dove la superficie scintillante nasconde il senso oscuro e magico della creazione in funzione anche apotropaica.
“Questo progetto – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella, nella presentazione stampa insieme a Jeff Koons – nasce oltre un anno fa con l’idea di portare un’icona dell’arte contemporanea nella piazza simbolo del Rinascimento. Non è una provocazione ma la sfida di far rivivere oggi nel presente la grandezza della nostra città. Così come nel Rinascimento gli artisti irrompevano nella scena civica e culturale di Firenze con le loro opere così oggi gli artisti contemporanei irrompono a loro volta nella nostra città trasformandone e arricchendone la visione, in una gara tra generi, linguaggi ed epoche. Firenze torna a fare Firenze. E se noi riusciremo a instillare una scintilla di curiosità in chi guarda queste opere, allora avremo fatto qualcosa di utile alla nostra città”.
A Koons, nel corso della cerimonia di inaugurazione nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella ha consegnato le Chiavi della città. “E’ un grande onore per me ricevere questo omaggio dalla città di Firenze – ha detto Koons – ed è motivo di orgoglio portare la mia arte contemporanea in Piazza della Signoria e in Palazzo Vecchio per un dialogo alla ricerca dell’armonia con le testimonianze dell’arte classica. Qui a Firenze si può celebrare la bellezza nel modo più sublime possibile”.
La mostra è visibile fino al 28 dicembre.