E’ tempo di celebrazioni per la Fondazione Carla Fendi che festeggia i suoi primi 15 anni di attività e presenta la nuova installazione “Tutto è numero”
L’appuntamento a Palazzo Ancarani di Spoleto lo scorso 24 giugno ha voluto celebrare, con un video riassuntivo, l’impegno e la passione della compianta Carla Fendi che nel 2007, un anno dopo aver abbandonato il mondo della moda, ha voluto creare la Fondazione che porta il suo nome per promuovere e sostenere progetti di arte e scienza nella città di Spoleto, cara alla stilista e filantropa grazie anche alla sua amicizia con il Maestro Menotti.
Da qui prende il via la narrazione del video, nel quale si ripercorrono i maggiori eventi, a partire dal 2008, con la sponsorizzazione del convegno “L’importanza del Restauro nel Cinema Italiano e non solo” che ha visto la proiezione del film “Avanti a lui tremava tutta Roma” con la straordinaria Anna Magnani.
Nel 2009 la Fondazione rende omaggio a Jerome Robbins, con l’inaugurazione presso il Teatro Nuovo Giancarlo Manotti della scultura del coreografo, ballerino e regista americano ed uno spettacolo di danza con il New York City Ballet, mentre nel 2010 è la volta di “Go Go No Eiko”, rappresentazione d’opera con la regia firmata da Giorgio Ferrara.
Il 2011 ha visto le celebrazioni del centenario della nascita di Giancarlo Menotti e, sulla scena, veniva presentata “Amelia al ballo”, sempre con la regia di Ferrara, prima opera del maestro Menotti, composta nel 1936.
Nel 2012 la Fondazione inizia a produrre spettacoli e commissionarli per il festival, il ”Theatre minute” celebra una delle più importanti tappe del Restauro dei sipari Storici, recuperati dopo anni di abbandono.
Il 2013 è impreziosito dalla collaborazione con il maestro Piero Tosi, i cui costumi vanno in scena al Caio Melisso ne “Il Matrimonio Segreto”.
Il 2014 propone la mostra “I due mondi di Piero Tosi”, con la quale la Fondazione Carla Fendi omaggia il maestro proponendo in visione alcuni costumi del cinema e del Teatro legati al Festival di Spoleto.
Nel 2015 viene proposto l’interessante ed inedito progetto “ Visconti Proust, sulle tracce di un film immaginato”, che racconta, grazie a dei documenti ritrovati, lo studio di Luchino Visconti per realizzare un film su “A la Recherche du temps perdu” immaginato ma mai realizzato.
Il 2016 è la volta di “Un percorso nella Modernità del Barocco” con le voci dei Pueri Cantores della Cappella Sistina e le presenze di tre ballerini gemelli della Scuola Nazionale del Balletto di Cuba.
“Genesi e Apocalisse” è il progetto proposto per il 2017, la prima raccontata dalle suggestioni materiche di Sandro Chia, l’apocalisse affidata all’originalità creativa di Saskia Boddeke & Peter Greenaway. Nel 2018 “Il Mistero dell’Origine”, una istallazione su “miti e trasfigurazioni”, segna un nuovo interesse culturale: la scienza, intesa come ricerca, intuizione, arte. Nel Battistero della Manna d’oro la scienza diventa protagonista con “Il mistero dell’origine” dal Big Bang alla realtà attualissima del CERN. Tecnologia, intelligenza artificiale e robotica sono gli argomenti di “Ecce Robot”, la proposta del 2019 mentre nel 2021 “Art & Science into Spoleto” rappresenta un omaggio alla città del Festival, fino ad arrivare al 2022 quando viene proposta ”Reality”, l’installazione di Gabriele Gianni in realtà aumentata che pone l’accento sul tema del rapporto tra reale e virtuale.
L’appuntamento dello scorso 24 giugno è stato anche l’occasione per annunciare l’assegnazione “Premio Carla Fendi STEM”, che quest’anno sarà assegnato allo spoletino Andrea Patassia, selezionato dall’European Space Agency tra 22.500 candidati come riservista astronauta, e per inaugurare, sempre al Battistero della manna d’oro, l’istallazione dal titolo “Tutto è Numero Artificial Creation”, visitabile da sabato 24 Giugno fino a domenica 9 Giugno, sulla creazione artistica come risultato di algoritmi matematici. Da segnalare l’importante incontro che si terrà Domenica 9 luglio dal titolo “Tutto è Numero” sul rapporto tra matematica e musica, con il matematico Paolo Zellini, Francesca Rossi, presidente dell’associazione mondiale sulla ricerca in AI, Sandro Cappelletto, storico della musica e Marco Scolastra, pianista.
Sonia Lustrino