Tornano martedì 5 luglio gli “Stati Generali della Cultura”, l’annuale appuntamento a cura del Sole 24 Ore dedicato allo sviluppo dell’industria culturale italiana, che quest’anno ritorna finalmente anche in presenza, oltreché in diretta streaming, dal Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, da cui verranno trasmesse le tavole rotonde dalle 9:30 alle ore 18.30.
L’edizione 2022 è il risultato della rinnovata collaborazione tra Il Gruppo 24 ORE e la Città di Torino, con un evento, realizzato da 24 ORE Eventi con il supporto di Fondazione Cultura Città di Torino, che si caratterizza per una intensa giornata di lavori che coinvolgerà tutti i principali player della cultura del Bel Paese, protagonisti insieme a Il Sole 24 Ore-DOMENICA, Radio 24, How to Spend it, 24 ORE Eventi e 24 ORE Cultura.
Al centro dell’edizione 2022 le nuove frontiere per costruire il patrimonio culturale del futuro. Sarà l’occasione per approfondire il ruolo dei privati nell’economia della cultura e il loro rapporto con le istituzioni pubbliche, così come il sostegno che le imprese possono offrire a una cultura diffusa e accessibile, per poi analizzare i nuovi mestieri dell’editoria e le trasformazioni del mercato audiovisivo fino al ritorno degli eventi dal vivo dopo i due anni di stop forzato. E ancora le strategie dei musei per vincere le sfide del futuro e l’importante ruolo svolto dalle Capitali della Cultura nel nostro sistema culturale. Questi solo alcuni dei temi che verranno discussi nella giornata di lavori, a cui parteciperanno oltre 30 relatori tra esperti dell’industry culturale italiana, rappresentanti delle istituzioni e top manager di imprese operanti nel mondo della cultura.
L’obiettivo? Fare il punto sul patrimonio culturale italiano, inteso come risorsa strategica per lo sviluppo socio-economico del Paese, come anticipa il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Torino accoglie gli Stati Generali della Cultura con orgoglio e convinti che rappresenti l’occasione più importante per analizzare la più grande attività economica italiana. È chiaro a tutti che la cultura non è un aspetto accessorio e superfluo della vita di ognuno di noi, ma rappresenta uno degli aspetti più rappresentativi del nostro Paese. In questa giornata lo scopo è quello di fare sistema, mettere in rete le migliori esperienze e guardare il futuro con fiducia”.
Con fiducia ricorda di guardare allo sviluppo del settore anche il Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, che sottolinea come il mondo della cultura e dello spettacolo sia stato “uno dei settori più colpiti dalle misure di contenimento introdotte nell’UE per frenare la diffusione del coronavirus. In questi due anni sono stati messi a nudo modelli di business ‘pre-covid’ che più di altri hanno sofferto la forzata inattività, ma contemporaneamente si è presentata un’incredibile opportunità di rinnovamento e riorganizzazione, per chi è stato in grado di coglierla. Profondi cambiamenti culturali e tecnologici stanno imponendo nuove figure professionali, nuovi investimenti, e una nuova diffusa competenza digitale. Ora si riparte, come dimostra il settore degli eventi dal vivo, ma si deve farlo consapevoli che nulla può essere più come prima.”
Questa consapevolezza sarà la chiave del successo per il comparto dell’Industry culturale italiana: guardare avanti, senza dimenticare che dalle più grandi crisi nascono le migliori opportunità. Ne è convinto anche l’Amministratore Delegato di 24 ORE Eventi e 24 ORE Cultura e Direttore Generale di Radio 24 Federico Silvestri, che lo sottolinea a partire dalla rinnovata collaborazione con la Città di Torino, che tra l’altro ospita l’evento. “Il Sole 24 Ore, con gli Stati Generali della Cultura, punta i riflettori sull’economia della cultura che ha come leva decisiva il dialogo e la corretta relazione tra il sistema pubblico e l’iniziativa privata, nell’obiettivo comune e condiviso di una tempestiva ripartenza economica del settore che può e deve fare da volano anche per la crescita del Paese. In questa edizione 2022 peraltro lo faremo con un partner istituzionale d’eccezione come la Città di Torino che, con il supporto di Fondazione Cultura Città di Torino e del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, ci ha dato un contributo decisivo. Un particolare ringraziamento va ai partner Intesa San Paolo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Emilia-Romagna, Art Defender, Unione Industriali di Torino e Unipol che hanno sposato fin da subito il progetto, sostenendolo e rendendolo possibile.”
La mattinata di lavori sarà aperta dai saluti del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, che subito dopo intervisterà il Ministro della Cultura Dario Franceschini.
A seguire si alterneranno i diversi tavoli di lavoro: si parte dal ruolo dei privati nell’economia della cultura, vera chiave per il rilancio economico del settore, a cui interverranno Matteo Bagnasco, Responsabile Obiettivo Cultura Fondazione Compagnia di San Paolo, Antonio Calabrò, Presidente Museimpresa, Innocenzo Cipolletta, Presidente Confindustria Cultura Italia, Alvise di Canossa, Presidente Art Defender, Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo, e l’imprenditore Francesco Micheli.
Si passa poi ai nuovi mestieri dell’editoria e le sfide del mercato audiovisivo con gli interventi di Luca Barbareschi, Produttore indipendente, Giulia Cogoli, Ideatrice di eventi culturali e direttrice dei Dialoghi di Pistoia, Sergio Cerruti, Presidente AFI – Associazione Fonografici Italiani, Ricardo Franco Levi, Presidente AIE – Associazione Italiana Editori, Federica Manzon, Direttrice didattica Scuola Holden, e Franco Siddi, Presidente Confindustria Radio Tv. Si prosegue poi con la tavola rotonda dedicata al tema dei media al servizio dell’arte, ovvero come ‘dare voce’ alla cultura: ne parleranno Stefano Aversa, Presidente Fondazione Bocelli, Piero Maranghi, Editore Classica TV, Federico Silvestri, Direttore Generale Radio 24, Massimiliano Tonelli, Direttore Artribune. Focus poi sul ruolo delle Capitali della Cultura per riconnettere il Paese, con gli interventi del Direttore di Procida Capitale 2022 Agostino Riitano e dei sindaci delle Capitali 2023, Bergamo e Brescia, Giorgio Gori e Emilio Del Bono. Chiudono i lavori del mattino gli interventi di Luigi Abete, Presidente AICC-Associazione Imprese Culturali e Creative, e Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, sul ruolo tra pubblico e privato.
I lavori del pomeriggio saranno aperti, alle ore 14.30, dalla tavola rotonda dedicata ai musei italiani, protagonisti del rilancio, tra conservazione e innovatività: parteciperanno Evelina Christillin, Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Museo del Castello di Rivoli, Enzo Ghigo, Presidente del Museo del Cinema di Torino, Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale e dei musei scientifici milanesi.
Sarà poi la volta dell’esperienza delle grandi Città metropolitane di Roma, Torino e Milano, con le testimonianze dei rispettivi assessori alla cultura: Miguel Gotor, Rosanna Purchia e Tommaso Sacchi.
A seguire riflettori puntati su Laboratorio-Italia, per comprendere le nuove strategie di alcune realtà territoriali, che veramente stanno ‘facendo’ innovazione. Si tratta di veri e propri modelli di eccellenza raccontati da Cristina Ambrosini, Dirigente Responsabile Settore Patrimonio Culturale Regione Emilia-Romagna, Andrea Ceffa, Sindaco del Comune di Vigevano, Carla Morogallo, Direttrice Generale della Triennale di Milano, Luisa Papotti, Architetto, già Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Torino.
Spazio poi al tema del patrimonio culturale del Mezzogiorno e la costruzione del “brand” Italia nel mondo raccontato attraverso le esperienze di Anthony Muroni, Presidente Fondazione Mont’e Prama, Filippo La Rosa, Capo Ufficio Promozione Culturale e Istituti Italiani di Cultura, del Ministero degli Affari Esteri, e Gabriel Zuchtriegel, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei.
Le nuove frontiere della cultura tra arte e nuove tecnologie saranno invece al centro degli interventi di Massimo Lapucci, Segretario Generale Fondazione CRT, CEO OGR Torino, e Flavio Trione, Co-founder 3×1010 e Revibe.
L’ultima tavola rotonda sarà dedicata al ritorno dei Live events e farà il punto sullo stato del mercato nazionale e internazionale con diversi esponenti del settore tra cui Francesco Astore, Responsabile Artistico di Eurovillage, Cristian Della Chiara, Direttore Generale Rossini Opera Festival, e Paolo Verri, Urban Practitioner.
Infine, le voci degli artisti che sono tornati sul palco, con l’intervista esclusiva ad Andrea Bocelli.
La chiusura dei lavori sarà affidata a un panel di ospiti che hanno fatto gli onori di casa in questa edizione 2022 degli Stati Generali della Cultura. Il punto finale sarà affidato a Alessandro Isaia, Segretario Generale di Fondazione Cultura Torino, Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, Rosanna Purchia, Assessore alla Cultura del Comune di Torino, e Federico Silvestri, Amministratore Delegato 24 ORE Cultura e 24 ORE Eventi.
L’evento è un’iniziativa del Gruppo 24 ORE con la Città di Torino realizzato da 24 ORE Eventi con Fondazione Cultura Città di Torino, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, Radio 24, How to Spend It, 24 ORE Cultura e Museo Nazionale del Risorgimento di Torino. Main Sponsor Intesa San Paolo. Official Partner, Fondazione CRT, Regione Emilia-Romagna, Art Defender, Unione Industriali di Torino e Unipol. Con il sostegno di Compagnia di San Paolo.
L’evento è aperto al pubblico. Durante la giornata i partecipanti ai lavori potranno effettuare una visita straordinaria ed esclusiva, accompagnati da una guida, all’Aula della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino. Nella Camera dei deputati si è svolta l’attività legislativa del Regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860. Dal 2017 è accessibile una volta l’anno nelle giornate della Festa dell’Unità Nazionale.
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