La Fondazione Italia Patria della Bellezza presenta il suo rinnovato programma di supporto concreto e strategico per la valorizzazione della bellezza in Italia. Un impegno che prevede, dal 2021, il sostegno di 4 progetti all’anno.
Con un’anticipazione per il 2020: si parte subito con i Lazzaretti Veneziani, luogo simbolo di bellezza meno nota al grande pubblico, prezioso ambiente storico e naturale valorizzato da una comunità attiva. Fu qui che gli italiani, primi al mondo, inventarono il concetto di quarantena.
In occasione della Giornate Europee del Patrimonio (26-27 settembre 2020), Italia Patria della Bellezza ha presentato la nuova struttura e rilanciato la sua rinnovata mission: comunicare e raccontare al mondo il talento tutto italiano per la bellezza, nella sua accezione più ampia e universale, come parte indissolubile della nostra identità.
Un’idea di bellezza irripetibile e plurale, fatta di cultura, turismo, storia, cura del paesaggio, creatività, ricerca scientifica e tecnologica, produzione e progettualità, patrimonio agroalimentare e eccellenza manifatturiera, intesa come il naturale elemento differenziante del nostro Paese: una vera e propria risorsa strategica da cui ripartire.
Creata nel 2014, la Fondazione Italia Patria della Bellezza si presenta oggi alla guida di un team tutto rinnovato, per colmare una carenza nella comunicazione strategica dei progetti culturali in Italia, contando sull’esperienza pluriennale di Maurizio di Robilant, Fondatore e Presidente, e dei suoi soci.
A dirigere la Fondazione è stata chiamata Alessia del Corona Borgia, che ha selezionato un Advisory Board di dieci esperti, tutti under 50, che arrivano da mondi ed esperienze diverse.
“Vogliamo occuparci in particolare dell”ultimo miglio’”, spiega Maurizio di Robilant, “destinando risorse per sostenere realtà virtuose già esistenti, a cui manca però un ultimo step per essere competitive, quel tassello fondamentale che riguarda comunicazione, branding e awareness: l’ultimo miglio prima della bellezza.”
Dopo una lunga fase di ascolto delle diverse voci del territorio e di messa a fuoco delle reali esigenze e opportunità per un rilancio del talento italiano, la Fondazione ha portato avanti in questi mesi un prezioso lavoro di scouting, per selezionare progetti e iniziative da attivare, valorizzare e sostenere.
L’attenzione si è puntata sul progetto dei Lazzaretti Veneziani, luoghi simbolici e preziosi, parte ancora autentica di Venezia, emblema di identità e resistenza in un territorio messo a dura prova dal turismo di massa e dai cambiamenti climatici. Il sistema dei Lazzaretti si compone di un Lazzaretto Vecchio e un Lazzaretto Nuovo, distribuiti su due isole in Laguna.
“Ripartire dalla bellezza vuol dire ricordare che il suo valore va ben oltre il solo senso estetico: è storia, territorio, ricerca, avanguardia e creatività progettuale, scienza e cultura”, sottolinea Maurizio di Robilant. “Per questo, tra i meravigliosi progetti che ci sono stati presentati, Italia Patria della Bellezza, insieme alla nuova direttrice Alessia del Corona, ha deciso di sostenere nel 2020 il progetto delle associazioni Ekos Club e Archeoclub di Venezia per i Lazzaretti Veneziani.”
Grazie a un pionieristico progetto di recupero non-profit, i Lazzaretti Veneziani, per tre secoli soglia di ingresso a Venezia, raccontano oggi a migliaia di visitatori una storia importante, attraverso un ecomuseo e diverse attività, che conservano e valorizzano un territorio delicato.
Crocevia di passaggi e incontri tra culture, la Repubblica di Venezia già nel XV sec. implementò la prima reale strategia di salute pubblica per il controllo delle malattie infettive. I Lazzaretti furono
infatti il centro di un’innovazione che consentì di superare la paura della malattia e rendere sistematiche metodologie che ancora oggi, tornate di drammatica attualità, consentono in tutto il
mondo di immaginare un futuro sereno e soluzioni innovative a problemi complessi.
Dal punto di vista paesaggistico, il Lazzaretto Nuovo racconta anche una storia di valorizzazione della biodiversità, grazie al Sentiero delle Barene: un percorso naturalistico lungo il vecchio “giro di ronda” dei militari, allestito con il Museo di Storia Naturale di Venezia, dedicato al tipico ambiente della laguna veneta e raro ecosistema a rischio di scomparsa.
Grazie al supporto della Fondazione, i Lazzaretti Veneziani potranno realizzare il nuovo sito web e avviare una serie di tour virtuali, aprendosi a una nuova dimensione, sempre più digitale. Inoltre, il fondo garantirà la visita gratuita dell’isola a venti classi scolastiche nel corso del 2021.
“Il tema proposto dal MIBACT per le Giornate Europee del Patrimonio 2020, ‘Imparare per la vita’ – che prende spunto dal claim del Consiglio d’Europa ‘Heritage and Education-Learning for Life’ – è alla base del nostro impegno”, osserva Giorgia Fazzini, responsabile comunicazione per i Lazzaretti Veneziani. “Recuperare queste isole riportandole alla collettività, infatti, vuole far riflettere sull’importanza dell’eredità culturale e del passaggio di conoscenza e competenze alle nuove generazioni e sul ruolo che il sapere tradizionale può assumere in rapporto alle inedite sfide del presente. La tutela e la valorizzazione del territorio hanno un compito civico fondamentale per il futuro del pianeta e della società.”
“La Laguna di Venezia rappresenta un patrimonio unico di naturale e storica bellezza ma è anche uno dei territori più delicati e minacciati del nostro Paese. Un territorio esposto più di altri agli effetti drammatici – seppur prevedibili e previsti – del riscaldamento globale. Il WWF, che da sempre si batte per la salvaguardia della Laguna contro le ricorrenti minacce alla sua integrità e al suo equilibrio, esprime il suo apprezzamento per un progetto che offre un’opportunità di conoscenza della preziosa biodiversità lagunare e contribuisce ad una più armonica convivenza tra presenza umana e ambiente naturale”, dichiara Paolo Anselmi, Consigliere Nazionale WWF Italia.
È possibile candidare progetti culturali, coerenti all’approccio e alla mission di Italia Patria della Bellezza entro le 13.00 del giorno 15 dicembre 2020. Tutti i dettagli alla sezione bandi del sito della Fondazione.