Martedì 30 maggio 2017, al Wine Bar Vivace (Corso Vannucci) la professoressa Domizia Donnini, del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari ed ambientali, tratterà il tema “Il tartufo oltre l’aroma”.
Il tartufo è un prodotto ricercato per le sue qualità gastronomiche, il cane lo individua nei pressi di particolari piante dove scava il terreno finché non lo trova, e soddisfatto del lavoro compiuto aspetta la ricompensa dal suo padrone tartufaio. L’aroma che emana il tartufo maturo attira il cane addestrato e qualsiasi animale che, per natura, cibandosene opera la dispersione delle spore attraverso le quali si riproduce. Il mistero che avvolge la comparsa di questo fungo simbionte non è ancora del tutto svelato, tuttavia se ne conoscono i tratti essenziali, al punto da sfruttarlo eccessivamente o viceversa conservare il suo ambiente di sviluppo, gestirlo in modo opportuno o addirittura coltivarlo nel proprio terreno. L’origine sotterranea ne ha sempre reso difficile lo studio, ma al contempo ne ha mantenuto il fascino e stimolato la curiosità: perché si trova solo in prossimità di alcune piante, in alcuni momenti dell’anno, ma non con certezza, con forme, colori e aromi diversi. Molto variabile e diverso è anche il suo costo, che fluttua nelle stagioni e nelle annate, a seconda della produzione e quindi delle condizioni meteorologiche o delle cure che il tartuficoltore gli dedica, ma soprattutto in base alla specie.