Corriere della Sera. “La Lettura” dedica la copertina ad Antonella Zazzera

la lettura zazzera

di Benedetta Tintillini

 

L’inserto culturale La Lettura del Corriere della Sera, in edicola stamane in abbinamento al quotidiano, dedica la sua copertina numero 287 ad Antonella Zazzera, artista umbra, sicuramente una delle figure più interessanti dell’arte contemporanea italiana.

La Lettura è stata una storica rivista mensile illustrata del Corriere della Sera, pubblicata negli anni dal 1901 al 1946, e dal 2011 riproposta al pubblico come inserto domenicale del quotidiano. Nella sua nuova veste, sin dal primo numero uscito domenica 3 Novembre 2011 con Ai Weiwei, le copertine de La Lettura sono state concepite come vere e proprie vetrine d’arte, realizzate dai più incisivi artisti contemporanei. Con le prime cento di esse furono realizzati, nel 2013, una mostra alla Triennale di Milano ed un catalogo per Skira.

Per l’immagine di copertina Antonella Zazzera ha creato un’opera ad hoc. Si tratta di un Armonico, lavoro realizzato con i fili di rame di diverso spessore e colore che, attraverso il suo unico e personale “Segnotraccia” restituisce, al contempo, la concretezza del suo atto creativo e l’immaterialità della luce e delle sue vibrazioni.

L’artista, dopo aver sperimentato la pittura (è diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia) e la fotografia, raggiunge la sua maturità ed il suo codice stilistico attraverso la scultura; l’attuale lavoro è infatti il risultato di un percorso che, partendo dall’indagine fotografica, l’ha portata a studiare la centralità della Luce nella definizione dello Spazio e della Forma. 

Antonella Zazzera è espressione dell’Umbria, nasce a Todi, in provincia di Perugia, dove vive e lavora. Tra i molti riconoscimenti conseguiti vince, nel 2005, il 1° Premio per la giovane Scultura Italiana presso l’Istituito dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, a cura di Nicola Carrino, Pietro Cascella e Carlo Lorenzetti, e nel 2016 riceve il Premio Arnaldo Pomodoro per la scultura.

La sua attività espositiva si avvia verso la metà degli anni Novanta, e da allora si contano numerose partecipazioni a mostre personali e collettive, in spazi pubblici e in gallerie private, sia in Italia che all’estero, tra le quali al Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park di Grand Rapids MI (USA) ed alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.

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