Lo scorso sabato è stata presentata al pubblico, al Museo del Bargello, una copia tattile del rilievo in avorio raffigurante Adamo nel Paradiso terrestre, realizzata dagli studenti dell’Istituto Gonnelli di Gambassi Terme e Montaione guidati dal professor Marco Catone.
La copia si compone di un cofanetto contenente una tavola fac-simile dell’intero originale, studiata appositamente per la fruizione tattile, e di un libro in cui sono selezionati e riprodotti a rilievo, in dimensione ingrandita, gli animali che ne compongono l’insieme.
Questa copia, abbinata all’originale conservato in una teca nella Sala degli avori, ne costituisce un’ideale estensione tattile nel percorso di fruizione.
Il manufatto originale da cui è nata l’idea è una preziosa tavoletta d’avorio, realizzata nel V secolo, su cui è raffigurato, con fine rilievo, Adamo nell’atto di dare un nome agli animali nel giardino dell’Eden. Un capolavoro che testimonia il passaggio tra il mondo antico e l’Alto Medioevo combinando il naturalismo del nudo di Adamo, memore della tradizione dell’arte classica, con l’effetto fiabesco dello stuolo di animali selvaggi che lo contornano.
Conservata nel Museo del Bargello dal 1889, a seguito della donazione del collezionista lionese Louis Carrand, la tavola eburnea ha sempre stupito e attratto, fisicamente oltre che visivamente, gli ospiti del Museo sia per i suoi elementi di rarità e pregio, sia per la grande finezza d’esecuzione.
Per tali motivi l’Adamo nel Paradiso terrestre è stata selezionata come opera da inserire nel progetto The dark side of the moon, un lavoro interdisciplinare sulla disabilità visiva, e accuratamente ricostruita dagli studenti dell’Istituto Giovanni Gonnelli in forma di libro tattile.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (UICI), i cui membri ne hanno testato l’efficacia. «Siamo orgogliosi di aver collaborato con gli studenti per la realizzazione di questa preziosa opera tattile – dice il presidente provinciale dell’UICI di Firenze, Niccolò Zeppi – I ragazzi hanno svolto un lavoro minuzioso e dettagliato. E col loro impegno sono riusciti a rendere fruibile anche a chi non vede questa preziosa tavoletta d’avorio. L’auspicio è che questo piccolo grande miracolo possa ripetersi, in modo che anche i non vedenti possano apprezzare un numero sempre più elevato di opere d’arte».
Fondamentale, infine, l’apporto e il contribuito della Stamperia Braille della Regione Toscana che ne ha curato la realizzazione editoriale.
Per la dottoressa Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello, «La donazione della copia tattile rappresenta un duplice arricchimento al percorso di visita del Museo: un momento di integrazione nel percorso espositivo imprescindibile per le persone con disabilità visiva e un accrescimento dell’esperienza sensoriale per qualsiasi visitatore voglia fruire nel modo più completo dell’opera integrandone la percezione visiva con quella tattile. Sono particolarmente grata al professore Catone che ha seguito con dedizione questo progetto facendo appassionare gli studenti alla produzione artistica in avorio, spesso, erroneamente confinata all’apprezzamento degli esperti e degli studiosi e non sufficientemente divulgata agli studenti e al grande pubblico».