Enrico Bombieri, docente a Princeton, è l’unica medaglia Fields italiana
“Le accademie di tutto il mondo, che riuniscono le migliori persone di scienze e lettere, ed in particolare la nostra storica Accademia dei Lincei, hanno un ruolo importante nel consigliare il mondo politico sulle conseguenze sociali, positive e negative, del presente frenetico sviluppo del commercio, delle comunicazioni, dell’informazione e delle scienze nella società”.
Lo ha affermato, intervenendo in occasione dell’adunanza generale solenne dell’Accademia dei Lincei, il matematico Enrico Bombieri, socio dei Lincei e unico italiano a vincere la prestigiosa medaglia Fields. E per Bombieri, professore emerito nella School of Mathematics presso l’Institute for Advanced Study a Princeton, “la matematica svolge un importante ruolo anche se spesso non è visibile al grande pubblico”. La matematica dunque come “indispensabile strumento per lo sviluppo della società”. Ad esempio, “nel campo della finanza mondiale, la matematica sta svolgendo un ruolo nuovo in particolare nell’automazione del mercato delle transazioni di borsa, nel quale si arriva al punto di migliaia di transazioni in una frazione di un secondo. Qui – ha detto il professor Bombieri citando suo padre, banchiere – il rischio è ben descritto dalla legge di Bombieri sulla finanza, “I profitti sono numeri su un pezzo di carta, le perdite sono in contanti”.
Il computer, per conto suo, non è in grado di distinguere tra le due cose e il misurare il vero rischio non è ancora una scienza”. Ancora, secondo il matematico docente a Princeton, “un’altra area dove la matematica moderna ha portato grandi risultati è l’analisi dei dati”. “Sistemi di ricerca sull’Internet come Google” usano idee matematiche, come la curva di Peano, “così come è per il marketing e anche per l’antiterrorismo”.
A questo punto “vi sono due problemi, il primo è la sicurezza dei dati, limitazione all’accesso e limitazione alla lettura, il secondo, l’abuso dell’informazione”. “Il matematico inglese Hardy, grande specialista della teoria dei numeri, scrisse che lui amava la teoria dei numeri perché non poteva avere applicazioni militari. Oggi le cose sono cambiate, non solo per quanto riguarda le applicazioni militari, ma anche per il fatto che diventa sempre più vicino il momento in cui la profezia Orwelliana del Grande Fratello può diventare realtà. Sta alla società moderna porre i giusti limiti all’uso di questi metodi in modo che siano di utilità comune e non vengano abusati a scapito della libertà individuale”, ha concluso Bombieri.