Missione compiuta per la stampante 3D spaziale italiana progettata dalla Altran e in orbita sulla Iss dal 9 dicembre 2015.
L’astronauta della Nasa, Scott Kelly ha attivato alle 13 di martedì 2 febbraio 2016 la Pop 3D (Portable on Board Printer 3D) per il suo primo esperimento orbitale.
La stampante tridimensionale ha funzionato in modo nominale e ha creato un piccolo oggetto in Pla, una plastica biocompatibile e biodegradabile che, una volta espulsa allo stato fluido, permette gradualmente, strato dopo strato, di comporre le forme in 3D.
L’esperimento è durato circa un’ora ed è stato filmato attraverso una finestra trasparente della stampante stessa, consentendo il monitoraggio visivo dalla Terra. L’oggetto – che, di fatto, è il primo prodotto “made in Italy” a essere stato fabbricato direttamente nello Spazio – verrà comparato con un altro analogo stampato a terra, per poter studiare le eventuali diversità strutturali.
La stampante 3D, creata per produrre pezzi di ricambio e strumenti di lavoro direttamente in orbita, è un oggetto tecnologicamente molto avanzato. Deve sottostare ai vincoli estremamente rigorosi che qualunque hardware a bordo della Stazione Spaziale deve rispettare, per consentirne il funzionamento in microgravità.
“Il progetto ha coinvolto un team coordinato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), in costante contatto con la Nasa, composto da tecnici e ricercatori di tre industrie nazionali – ha commentato Gabriele Mascetti responsabile dell’unità Volo Umano e Microgravità dell’Asi – l’utilizzo in orbita della Portable on Board Printer rappresenta un’ulteriore dimostrazione della capacità italiana di ambire e raggiungere traguardi di elevato livello, sia in termini di successo tecnologico che di efficace cooperazione internazionale”. La Portable on board printer rappresenta il primo passo verso l’autoproduzione strumenti e ricambi in orbita.
In futuro sarà possibile creare dei veri e propri impianti di produzione digitale e automatizzata a bordo della ISS e di altri veicoli, riducendo notevolmente il costo delle missioni spaziali. La stampante 3D, partita per la Iss con il cargo Cygnus lo scorso 6 dicembre e arrivata a destinazione il 9, è stata ideata da Altran Italia che, nel 2013 ha vinto il bando di “Volo Umano Spaziale per Ricerche e Dimostrazioni Tecnologiche sulla Stazione Spaziale Internazionale” promosso dall’Asi. Il progetto ha visto la collaborazione di Altran Italia come prime contractor e responsabile del concept meccanico e di sistema e di Thales Alenia Space, azienda del gruppo Finmeccanica, per gli aspetti di Pa/Safety e di integrazione alla ISS e IIT per la caratterizzazione e l’analisi post-flight.
Credits: foto www.diregiovani.it