Martedì 17 maggio 2022, alle ore 17.00, si terrà all’Accademia Nazionale di San Luca la presentazione del volume Amelia e le arti, di Paola Mangia (De Luca Editori d’Arte, 2021.
A parlarne interverranno Paola Mangia, autrice del libro e già Direttrice della Galleria Corsini di Roma, Specialista in Storia dell’Arte Medievale e Moderna; Stefania Macioce, docente Storia dell’Arte Moderna, Sapienza Università di Roma; Laura Pernazza, Sindaco di Amelia e Presidente della Provincia di Terni; Francesco Scoppola, già Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria. Introduce e modera l’incontro Claudio Strinati, Segretario Generale Accademia Nazionale di San Luca.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili con prenotazione obbligatoria via mail: prenotazioni@accademiasanluca.it
Scheda del libro: Episodi artistici poco noti della storia antica, medievale e moderna di Amelia, affascinanti capolavori di famosi architetti e scultori del Rinascimento in cappelle patronali e palazzi, antichi legami di casate nobiliari con vertici ecclesiastici nella Chiesa romana, interesse per l’Antico in tutte le sue forme, rinnovamento urbanistico cinquecentesco entro il tessuto connettivo delle mura poligonali, fregi e grottesche nei saloni nobiliari che smitizzano l’austera volontà di potere dell’oligarchia dei patrizi: sono questi solo alcuni dei temi, spesso poco noti, trattati nel volume.
I diversi capitoli del volume affrontano, entro la più ampia cornice del panorama artistico della Valnerina, i principali fatti artistici della storia amerina dalle origini all’età moderna focalizzando l’attenzione sul Rinascimento che rappresenta l’”età d’oro” di Amelia, in relazione alla fonte d’ispirazione rappresentata da Roma.
A quest’epoca si sviluppa un’urbanistica a carattere neofeudale con la realizzazione di palazzi che divengono rifugi di edonismo e di rappresentatività delle famiglie, non a caso innalzati sui siti dove sopravvivevano i resti dell’Antichità, come gli impianti termali sotto Palazzo Farrattini o Venturelli. Questi edifici ancora oggi restituiscono quel volto di austerità eleganza e sobrietà dei prototipi rinascimentali romani che si è mantenuto nei secoli successivi e che oggi caratterizza Amelia rendendola unica nel territorio dell’Umbria meridionale.
Il volume di Paola Mangia, oltre alle emergenze monumentali in parte già note, tratta il panorama della pittura e della scultura del Rinascimento, segnalando complessi decorativi, opere inedite o frutto di recenti interventi di restauro, sulla scorta delle notizie attinte dai documenti d’archivio consultati presso l’Archivio storico del Comune di Amelia, l’Archivio di Stato di Terni e di Roma, l’Archivio dell’Accademia di San Luca). Riserva ampio spazio alla descrizione degli episodi artistici più significativi e alle personalità forestiere di maggiore rilievo, giunte ad Amelia come Antonio da Sangallo il Giovane, Giovanni Antonio Dosio, Ippolito Scalza, Livio Agresti, i fratelli Taddeo e Federico Zuccari, Antonio Viviani, Antonio Pomarancio, e agli illustri patrizi amerini, aggregati alla corte papale attraverso le posizioni di potere acquisite a Roma soprattutto tra Quattro e Cinquecento.
Affronta, inoltre, il complesso dibattito della paternità dei cicli dipinti nei saloni di rappresentanza dei palazzi nobiliari e la nascita nella cittadina umbra di una Bottega o officina amerina di pittura in cui entrano a far parte personalità del luogo e artisti forestieri che consegneranno all’arte figurativa del Rinascimento umbro alcune delle espressioni più interessanti nell’ambito del panorama della decorazione a fresco tra Cinquecento e Seicento.
Note biografiche dell’autrice: Specialista in Storia dell’arte medievale e moderna, è stata Direttrice della Galleria Corsini di Roma dalla fine del 2007 al 2010 di cui ha curato interventi di restauro e l’allestimento della Quadreria storica, Responsabile dei Servizi educativi della Galleria Borghese e dei musei della Soprintendenza speciale dell’allora Polo museale romano, e Tutor per i Tirocinanti della Scuola di Specializzazione delle Università di Roma, presso la Galleria Borghese, dal 1996 al 2010. Dal 2010 al 2014, presso la Direzione Generale PBAAC, Servizio III del San Michele a Roma e poi, dal 2010 al 2016, presso il Polo Museale del Lazio, ha svolto attività di ricognizione, tutela e valorizzazione del patrimonio conservato presso le Ambasciate d’Italia in Europa come Coordinatore tecnico-scientifico del Progetto in parternariato tra il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo. Negli anni 2010-2012 è stato Membro Tecnico nella Commissione per l’Esportazione i Prestiti delle opere d’arte all’Estero. Esperta di pittura medievale e moderna, in particolare, dal Medioevo al sec. XIX, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui quella riguardante il patrimonio delle Ambasciate d’Italia in Europa (2015). Per quanto riguarda l’area romana e l’Umbria meridionale, tra il 1999 e il 2011 ha curato diversi saggi, progetti scientifici, conferenze, studi e ricerche archivistiche presso gli Archivi Statale e Comunali dell’Umbria, con proposte progettuali per il Centro storico di Amelia.