di Simone Morini
Mentre Pian di Massiano è alle prese con il mercato di gennaio (si chiuderà tra 13 giorni), lunedì, tra le mura amiche dei grifoni, arriva il Cesena di mister Camplone; uno che da queste parti ha prima vestito la maglia dei grifoni per poi sedersi, una ventina di anni dopo, sulla panchina biancorossa. Camplone e Bucchi: due ex-Perugia, un terzino e un attaccante di due fasi dell’era Gaucci, tutti e due destinati a guidare la prima squadra.
Il primo al timone dei grifoni due anni fa, lasciandolo a fine stagione con un sesto posto a 66 punti e con un finale sfortunato (sconfitta al primo turno playoff) e con la promozione in serie B nella stagione 2013-2014. Il secondo, l’attuale tecnico, ha chiuso il girone di andata con un punto in più rispetto al predecessore, proponendo un gioco brillante ed al tempo stesso più concreto rispetto a Camplone, che sembrava puntare primariamente sul possesso palla con il rischio di rendere il gioco un po’ sterile, in un campionato, come quello di serie B, che non sempre premia il bel gioco.
Perugia-Cesena: una partita, quella che si giocherà lunedì 23 alle 20:30, in teoria da aggredire per i grifoni (il Cesena soffre molto fuori casa, tre sconfitte nelle ultime tre trasferte) per iniziare con il piglio giusto il girone di ritorno. Il Perugia in questi giorni se la sta giocando su due fronti: un mercato che ancora stenta a decollare, e la vigilia di una partita ancora una volta da giocare in emergenza (solo Guberti in campo del consueto trio d’attacco, in forse a centrocampo sia Brighi che Dezi).
Si fatica, infatti, a trovare la punta tanto attesa e anche il fondamentale centrocampista da inserire nella rosa del Perugia. Il bilancio cessioni-acquisti non si può comunque considerare in rosso, nemmeno allo stato attuale: i giocatori che hanno lasciato Perugia non erano, per motivi diversi, rientrati nei piani del tecnico, se non sporadicamente; i nuovi arrivati (Brignoli, Terrani, Fazzi) sono da considerare inserimenti opportuni, anzi, in qualche caso necessari. Nel caso del portiere Alberto Brignoli (soprannominato “il colibrì” per una sua certa spregiudicatezza tra i pali) addirittura indispensabile, visto che tra il novero degli infortunati figura anche Antonio Rosati.
Quindi 13 giorni, ancora 13 giorni, per completare il mosaico di Bucchi. Se, dopo il no del centrocampista Vives, e qualche difficoltà con attaccanti “blasonati”, la missione appare ardua, è ancora più improbabile sistemare l’attacco da qui a lunedì. Ancora una volta quindi bisognerà stringere i denti di fronte a qualche carenza d’organico, e con un’avversaria che comunque, proprio ieri, ha ottenuto sorprendentemente la qualificazione ai quarti di Coppa Italia.
Ma i riflettori sono già accesi a Pian di Massiano, e lunedì sera si scende in campo per iniziare l’atto secondo del campionato cadetto. Il primo è stato piacevole e, tolto qualche rimpianto e alcuni episodi non propizi, non sarebbe poi male ripetersi, magari con un po’ più di concretezza.