I Pink Floyd Legend, dopo aver registrato più di 3000 spettatori alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 3 agosto scorso, arrivano per la prima volta a Terni all’Anfiteatro Romano, il 7 settembre 2022.
La band, oggi riconosciuta da pubblico e critica come il gruppo italiano che rende il miglior omaggio alla musica dei Pink Floyd, dedicherà il repertorio della serata a The dark side of the Moon, un disco entrato nel mito per numero di copie vendute, per la tecnica di registrazione, per i temi proposti, per la sua bellezza e, per certi versi, anche per la semplicità delle melodie, che segna l’inizio della maturità artistica dei Pink Floyd.
Nelle due ore di concerto, oltre al capolavoro del 1973, i Legend riproporranno tutti i più grandi successi della band inglese, avvalendosi di un incredibile nuovo disegno luci e laser e di sorprendenti effetti scenografici che, uniti alla fedeltà degli arrangiamenti, ai video dell’epoca proiettati su schermo circolare di 5 metri, agli oggetti di scena, ricreano quel senso di spettacolo totale per vivere un’indimenticabile “Floyd Experience”.
Il disco:
Considerato come il capolavoro assoluto dei Pink Floyd, The Dark side of the Moon è un disco entrato nel mito per numero di copie vendute, per la tecnica di registrazione, per i temi proposti, per la sua bellezza e, per certi versi, anche per la semplicità delle melodie, che segna l’inizio della maturità artistica dei Pink Floyd.
Quelle nuove sonorità, già presenti in forma rudimentale in Meddle e obscured by clouds, e che a loro volta caratterizzano il passaggio dalle atmosfere psichedeliche e dai tentativi progressive di Atom Heart mother, fanno esplodere tutto il loro potenziale lirico, melodico e tecnico dei quattro Floyd. Il pianto di Waters dopo l’ascolto del missaggio finale del disco la dicono tutta sulla bontà e la grandezza del progetto.
Il battito cardiaco che introduce e chiude l’album accompagna l’ascoltatore in un viaggio che è la nostra stessa vita, partendo dal primo respiro della nascita (Breathe), attraversando le paure dell’uomo (il tempo che passa, la morte), per arrivare alle ossessioni (il denaro) e alle follie dei nostri tempi (la guerra). Già si vedono quei temi di critica sociale cari a Waters che verranno approfonditi in Wish you were here e Animals e che troveranno la loro definitiva e stabile collocazione in The Wall.
A impreziosire e consegnare al mito il tutto, ecco il genio Alan Parsons che fa letteralmente esplodere il suono fuori dal disco, conferendogli una tridimensionalità e una atemporalità incredibile per quelle che sono le tecniche di registrazione dell’epoca. Per questo, DARK SIDE è un disco senza tempo, da sembrare scritto e suonato nel futuro tanto è attuale nei contenuti e nella resa sonora.